Quanto sono l’altro e in quale misura sono determinato dalla sua presenza?
How the way I am and exist is determined by who surrounds me and how am I the other one?
Quanto sono l’altro e in quale misura sono determinato dalla sua presenza?
How the way I am and exist is determined by who surrounds me and how am I the other one?
Ottima domanda, sembra una di quelle volte in cui mi metto a riflettere, e all’improvviso mi rendo conto che sto parlando con un’altra persona seduta accanto a me, che si muove e vive come me, poi mi rendo conto che sto parlando con me stessa, a volte ho solo bisogno di diaolgare con una persona saggia, ho passato molto tempo a pensare e a riflettere, su quanto in questi annia sia cambiata la mia situazione interiore, e ho capito che per quanto cercassi di fare qualcosa di diverso, in realtà non cambiava assolutamente ero sempre quella persona quindi l’altra, che mi trascino da tempo, che in qualche modo ha sempre fatto parte di quel bisogno costante di avere l’approazione e l’accettazione da parte di tutti, questo l’ho compreso dopo un lungo periodo di sofferenza interiore in cui, non riuscivo a stare bene, qualunque cosa facessi, poi ho capito che se volevo davvero crescere e maturare avrei dovuto necessariamente, abbandonare una parte di me che non era altro che la maschera che tutti volevano vedere, e a causa della quale non mi sono mai sentita a mio agio in nessuna situazione. Quando è successo allora qualcosa in me è cambiato, adesso io sono me e l’altra non c’è più, a volte ci penso e ripenso anche al dolore che mi ha provocato.
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Ammetto che considero poco l’altro. Cerco di fare in modo di non avere bisogno di nessuno. Viaggio anche da sola. Ma dopo esperienze di viaggi e uscite disastrose mi trovo meglio. Quindi dipende da quanto l’altro interagisce con me. E da quanto l’altro entra nel mio spazio.
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