Quesito n. 46
Dopo una lunghissima pausa rieccoci con i nostri quesiti. Le domande costituiscono la parte più importante della nostra essenza perché grazie a loro ed al loro potenziale di risposte date o mancate, certe o incerte costruiamo chi siamo. Quindi non possiamo che ricominciare con i nostri interrogativi.
Partiamo da un pensiero espresso dallo scrittore norvegese, Jostein Gaarder, autore del bestseller “Il mondo di Sofia”, “L’enigma del solitario”, “La ragazza delle arance” e numerosi altri libri:
“Ma sognare qualcosa di improbabile ha un proprio nome. Lo chiamiamo speranza”.
Non avevo mai pensato di legare il concetto di speranza a quello di improbabilità. Spesso speriamo qualcosa perché riteniamo che sia “possibile” ma mai perché sia improbabile. Del resto ciò che è improbabile viene spesso associato a ciò che è impossibile.
Gaarder invece dà all’improbabilità un’accezione nuova, più positiva e propositiva vestendola di possibilità.
Voi che rapporto avete con la speranza? In cosa sperate? Dove abitano le vostre illusioni e disillusioni?
Maria Domenica Depalo
English version:
Here we are, again, with our questions after some days. The questions are probably the most important part of our essence. Infact they determine who we are, our features and play an important role during our personal evolution.
So let’s start with a thought expressed by the Norwegian writer, Jostein Gaarder, author of the bestseller “The world of Sofia”, “The enigma of the lonely”, “The girl of the oranges” and many other books:
“But dreaming something that is improbable has its own name. We call it hope”.
We often hope for something because we believe it could be “possible” but never because it is improbable. After all, what is improbable is often associated with what is impossible. Gaarder gives to the improbability a new meaning, more positive and proactive, linking it with possibilities.
What relationship have you with hope? What do you hope for? Where do your illusions and disillusions live?
Maria Domenica Depalo
la speranza è necessaria per avere una vita piena
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Concordo con te. La speranza è l’essenza della nostra persona e del reale.
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Io sono l’emblema della speranza. Tutta la mia vita è un continuo sperare. Alla fine credo che i sogni possono diventare realtà, però hanno sempre bisogno di una spinta!
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sono d’accordo anche se la spinta deve venire prima da noi stessi
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Concordo con te Daniele. Senza speranza nulla ha senso.
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La speranza in me è sempre il sogno che si può avverare, è depositata nel mio cuore.
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mi piace molto quello che hai detto.
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mai perdere la speranza
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La speranza è l’ultima possibilità. Speranza di guarire. Speranza di lavorare. Di trovare un uomo che sia tale, non quel sottobosco umanoide pieno di sè e incapace di amare. Speranza che un nuovo governo ci porti fuori dal pantano. Gli ultimi due son più da Lourdes che da speranza. Ma in fondo anche Lourdes è una speranza.
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Io cerco (o meglio mi sforzo) di restare sempre razionale. Ho delle speranze come tutti, ma cerco sempre di bilanciare con il concreto. Ho la speranza che io e il mio compagno quest’anno riusciamo a prendere casa insieme. Ma vendendo l’andamento delle zone, l’epidemia e tutto il resto é più probabile che slitta tutto al 2022
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Dicono che la speranza sia l’ultima a morire… e in effetti è così, ma “sperare” è comunque un’attività stancante… sì, non ho un buon rapporto con la speranza ;P
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La speranza, é tutto ciò che rimane in questo periodo buoi, sperare che passi il prima possibile e di tornare al più presto ad una vita normale.
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Non avevo mai pensato a questo punto di vista ma in effetti desiderare qualcosa di impossibile può essere associato al termine speranza!
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