Il luogo delle parole sconosciute

Il luogo delle parole sconosciute

Prosopopea, cernita, rado, bibliofilo: conoscete il significato di queste parole oppure dovete ricorrere al dizionario per scoprirlo? Fatelo pure, senza remora alcuna. Sfogliate quel libro ricco di lemmi, etimologie e contenuti.

Le parole sono ricchezza e costituiscono un patrimonio dal valore inestimabile ed incommensurabile.

Ma perché ne parliamo? Perché la Zanichelli ha dato vita ad un’iniziativa davvero interessante e singolare: un tour per le principali città italiane avente per tema le parole rare e sconosciute.

In questo periodo infatti sarà possibile imbattersi nelle AreeZ delle principali città italiane che ospiteranno la nuova edizione dello Zanichelli pronto per essere consultato.

Scopo di questa singolare iniziativa è salvare le parole “a rischio di estinzione” e quasi in totale disuso che saranno contraddistinte nella nuova edizione da un fiorellino.

Ricordate che le parole ci permettono di esprimere ciò che abbiamo dentro ed i pensieri, dai più semplici ai più complessi. Heidegger, un filosofo del secolo scorso, sottolineava come la parola fosse il presupposto del pensiero: senza l’uno non c’è l’altro.

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Curate, custodite e nutrite ogni parola attraverso la lettura e la ricerca ma soprattutto attraverso la curiosità che è alla base di ogni cosa.

Pertanto non perdete l’occasione di vivere questa iniziativa nelle seguenti città:

  • Bologna dal 6 all’11 ottobre;
  • Firenze dal 12 al 19 ottobre;
  • Bari dal 20 al 26 ottobre;
  • Palermo dal 28 ottobre al 2 novembre).

Buone parole.

Link:

https://www.telebari.it/attualita/27770-un-dizionario-gigante-per-salvare-le-parole-a-bari-dal-20-al-26-ottobre-la-campagna-di-zanichelli.html?fbclid=IwAR36Tfa0U_nXSxMFZyfRSzcAWiaTMiV1nok4YNLwKHh6LzHOTkSGizhT1t0&cn-reloaded=1

https://www.quotidianopiemontese.it/2019/09/30/un-dizionario-gigante-in-via-garibaldi-a-torino-per-salvare-le-parole-uniniziativa-delleditore-zanichelli/

Maria Domenica Depalo

50 pensieri su “Il luogo delle parole sconosciute

  1. Iniziativa molto molto interessante, chissà se viene anche nella mia città, mi devo informare. Trovo questa cosa molto bella e affascinante, innovativa per la cultura italiana affinchè non non si perda nulla.

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  2. che bella iniziativa, molto interessante. la lingua italiana riserva molte parole affascinanti e curiose, ma anche parole difficili o che ormai si usano meno avendo dato spazio alla sostituzione di parole in inglese e si è bene che si conservano per non farle scomparire del tutto

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  3. Bella iniziativa ma tutte città distanti dalla mia. Anch’io ho notato che molte parole non si usano più, però se il livello scolastico e culturale italiano e’ uno dei più bassi dipende anche dalla scuola e dai genitori. Le scuole non bocciano i genitori lasciano fare ai figli quello che vogliono perché non hanno tempo o voglia di discutere, e anche l’italiano ne risente. Dalle statistiche sembra che una buona parte degli italiani non riesce a fare un riassunto di quanto legge e molti non comprendono i testi. Non mi meraviglia che non conoscano le parole.

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  4. Mi hanno sempre presa in giro per come parlo, mi dicono che ho mangiato un vocabolario. Il problema è che lo faccio assolutamente in maniera inconscia. Quindi ben venga questa manifestazione. La nostra è una lingua ricca ed è peccato ridurla a pochi lemmi?
    “Ma quante parole del lessico comune vengono realmente utilizzate dagli italiani? Secondo i più importanti linguisti italiani (fra cui Tullio De Mauro) individui con un’istruzione medio-alta utilizzano fino a 47mila vocaboli, mentre il Vocabolario di base della nostra lingua si attesta su 6.500 parole con le quali copriamo il 98% dei nostri discorsi.

    Questo nucleo, secondo il sito Treccani, si può dividere in tre sottoinsiemi:

    1) Lessico fondamentale: 2000 parole di uso frequentissimo, di cui abbiamo padronanza sin dall’infanzia e che vengono utilizzate nel 90% dei nostri discorsi;
    2) Lessico di alto uso: più di 2500 parole meno frequenti, di apprendimento scolastico e presenti nel 6% dei nostri discorsi;
    3) Lessico di alta disponibilità: circa 1900 vocaboli utilizzati nell’1-2% dei nostri discorsi e comprensibili da tutti.”

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  5. Una bellissima iniziativa, purtroppo troppo lontane da casa mia. Recuperare la nostra lingua sarebbe una cosa molto importante, da portare come prima cosa non sono nelle scuole, ma anche nelle trasmissioni televisive, prima di tutto i telegiornali: che tra un po vedremo con i sottotitoli per quante parole in inglese ci mettono d’entro.

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  6. Ultimamente la lingua italiana é contaminta da troppe parole straniere, basta aprire un videe youtube, o accende la televisione e si nota che sembra che le persone non riescano più a fare un discorso usando unicamente l’italiano. Queste iniziatieve si dovrebbero moltiplicare (fino a i vertici, nenche i politici riescono più a dirci qualcosa usando una sola lingua, giusto per non confondere i più anziani)

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  7. Peccato che siano lontane da dove abito e che non possa andare. L’iniziativa secondo me è bellissima. Purtroppo se molte parole non si usano più sicuramente è colpa sia degli insegnanti che dei genitori.
    Anni fa io da piccola mi ” lamentavo ” ( come tutti i bambini ) di dover imparare parole ecc, ora invece ne sono felice e rimpiango che ora non sia più così

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  8. Da blogger, ma anche da sceneggiatrice in erba, correttrice di bozze e altro ancora, dico che le parole tutte sono importantissime. L’uso delle parole però deve essere misurato a seconda del nostro interlocutore. Ci sono parole che stanno andando a morire, ma che sono bellissime a hanno un suono antico e poetico. Quindi credo che questa iniziativa sia importantissima, peccato che Milano non sia contemplata al momento. Speriamo che si aggiungano presto nuove città.

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  9. Bello questo tour di Zanichelli, mi piace! Purtroppo è vero numerose parole ormai sono in disuso e lasciano spazio a parole inesistenti magari…. proprio a scuola una professoressa faceva presente che i ragazzi di oggi usano poche parole, sempre le stesse… dovrebbero a scuola tirare fuori libri con parole anche in disuso, un bel dizionario con la spiegazione…..come accadeva anni fa ^_^

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  10. Ho sempre amato ricercare l’etimologia delle parole, fin da piccola. Adesso avendo compiuto studi classici mi ritengo avvantaggiata ma può capitare ancora di dover ricorrere al dizionario, con piacere.

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  11. Bellissima questa iniziativa della Zanichelli, la nostra lingua va preservata, mi sarebbe piaciuto poter partecipare e scoprire queste parole rare e sconosciute, ma purtroppo tutte le città sono lontane da me.
    Alessandra

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