Chirurgia estetica: tra normalità ed esagerazioni

Quanto conta apparire? Quanto conta essere? In una società in cui non sempre essere e apparire coincidono, è importante non perdere se stessi e la consapevolezza del proprio sé e della propria unicità.

Allora perché tanta omologazione e voglia di sembrare perfetti, senza difetti ma soprattutto identici a tutti gli altri? Insicurezza, paura di restare soli, senso di inadeguatezza: le ragioni possono tante.

https://pixabay.com/it/ragazza-sdraiata-autunno-ragazza-2010387/

In questo articolo risalente a circa due anni fa e pubblicato sul mitico blog freewordsmagazine (per il quale spero di poter riprendere presto a scrivere con la mia amica nonché collega Enza), affronto il tema dell’uso e abuso della chirurgia estetica. Spero che possa piacervi. Se vi va, scrivete nei commenti cosa ne pensate: nel frattempo buona lettura.

Labbra gonfie, zigomi prominenti, sopracciglia perfette e, dulcis in fundo, pelle liscia come quella di un bambino appena nato. Cosa non si fa per essere belle o belli! Amici lettori, oggi parliamo di chirurgia estetica che ormai abbraccia indifferentemente sia uomini che donne.

Attrici ed attori, modelle e modelli ma anche sempre più persone comuni decidono di fare ricorso al bisturi per correggere difetti e difettucci. In alcuni casi i risultati sono piacevoli ma in altri possono essere alquanto inquietanti.

Perché una persona decide di rivolgersi ad un medico per modificare in maniera così radicale i propri lineamenti e connotati fisici? Cosa spinge una persona a mutare in modo così forte il proprio apparire?

Rivolgersi ad un chirurgo estetico, in generale, è sintomo di un disagio che si cela nel profondo ed è legato al contrasto tra l’interno e l’esterno. La non accettazione del proprio sé è sicuramente la ragione primaria del ricorso a questa branca della medicina.

Decidere di migliorarsi pertanto è più che legittimo e giusto visto che, purtroppo, il come appariamo spesso può incidere su ciò che siamo e sul rapporto con gli altri. É un contrasto-scontro che ci può fare sentire deboli e fragili.

Tuttavia ci dev’essere un limite. Esagerare infatti vuol dire snaturare se stessi. Le modifiche esteriori infatti possono incidere profondamente sulla nostra interiorità in maniera positiva ma anche in maniera negativa.

http://www.pixabay.com

Talvolta, infatti, la differenza tra ciò che percepiamo della nostra persona e ciò che appare agli altri (o ciò che crediamo appaia agli altri) è talmente forte da limitare persino qualsiasi capacità di relazione con il prossimo.

“La ricerca della perfezione, la bellezza a tutti i costi sono solo due degli aspetti preoccupanti legati all’estetica.
Accettarsi così come si è, è sempre più difficile. Ed è proprio questa costante insoddisfazione che porta le persone ad affollarsi nelle sale di attesa dei chirurghi plastici. Troppo spesso ci dimentichiamo che gli interventi estetici sono delle vere e proprie operazioni chirurgiche che possono avere anche effetti negativi. Eppure nonostante i rischi sempre più adolescenti chiedono come regalo di compleanno un “ritocchino”, sempre più donne over 50 sviluppano una vera e propria ossessione nei confronti dei rimedi chirurgici contro l’invecchiamento. E ad incrementare questo fenomeno ci pensano anche gli uomini, sempre più attenti all’aspetto e dipendenti dalla ricerca una perfezione fisica”. (cit. da http://www.studioafis.it/chirurgia-plastica-e-psicologia/)

La tendenza alla perfezione fisica ha portato l’Italia ai primi posti nel mondo per il ricorso alla chirurgia plastica. Siamo ben settimi nella classifica per numerosità di interventi o trattamenti a base di botulino e altre punturine.

fonte: pexels

“Nel 2013 la fetta più grande di persone che sono ricorse alla chirurgia estetica nel mondo si è rifatta il seno, oltre 1.700.000 interventi in un solo anno, e a breve distanza troviamo le operazioni di liposuzione e alle palpebre. All’ultimo posto della classifica gli interventi di allungamento del pene, che hanno interessato 15.414 uomini, ma il dato forse più imprevedibile è che al mondo nel 2013 ci sono stati più interventi di vaginoplastica che trapianti di capelli”. (cit. da https://www.wired.it/lifestyle/salute/2014/08/19/chirurgia-estetica-gli-italiani-al-7mo-posto-nel-mondo/)

Tutto questo ricorrere ideali impossibili o i lineamenti di una gioventù lontana dovrebbe farci riflettere su una cosa: la bellezza delle nostre imperfezioni. Esse rappresentano la nostra storia trascritta sulla pelle. Cancellarle in maniera così radicale corrisponde a cancellare chi siamo ed è un peccato.

Per curiosità cliccate su:

http://www.studioafis.it/chirurgia-plastica-e-psicologia/

https://freewordsmagazine.wordpress.com/2017/10/20/chirurgia-estetica-tra-normalita-ed-esagerazioni/2/

Maria Domenica Depalo

35 pensieri su “Chirurgia estetica: tra normalità ed esagerazioni

  1. Diciamo che essere giovani e belli piace a tutti. Ci hanno scritto dei libri, per non parlare dei film. Il problema è fino a dove la chirurgia corregge e dove è esagerazione? Un brutto naso, o il peso, ti espone al bullismo e alla derisine sui social. Hai voglia a volere essere forte, non essere omologato, la personalità. Adesso, i social ti possono rovinare la vita. Prova tu ad uscire ed essere presa in giro dalle persone che incontri, a scuola ti stanno lontano, nessun ragazzo vuole uscire con te. E con un ritocco passa tutto. Perché sconvolgerci dal fatto che il chirurgo intasca i soldi sui tuoi interventi? Si chiama mercato. Poi ci sono persone che non si rassegnano all’età. Guarda che molte non sono persone insicure, anzi il contrario. Sicure di sè e di come vogliono essere, sopra tutto se hanno i soldi per farlo. Perché sono costosi. Poi adesso chi si sforza di guardare l’essere? Nessuno, men che meno gli uomini. Solo l’apparenza. Questa è la realtà in cui viviamo.

    Piace a 1 persona

  2. Io non sono contraria alla chirurgia estetica…sugli altri! Per me è fuori discussione ma se a qualcuno serve ad acquistare più sicurezza ed a sentirsi meglio che procedano. Purtroppo poi so che si entra in un tunnel da cui è difficile uscire e si finisce con il deturpamento.

    Piace a 1 persona

  3. Le situazioni sono soggettive. I medici dovrebbero seguire l’etica professionale. Chi cerca soluzioni stravaganti facilmente le cerca fuori dai confini nazionali. Può capitare di correre qualche rischio. Io non mi sento di giudicare. Accettarsi può non essere così facile. wincento

    Piace a 1 persona

  4. Ormai c’è sempre più la tendenza a voler sembrare a tutti i costi giovani perfetti Senza alcun difetto avendo spesso perfetto contrario
    Accetto la chirurgia estetica solo per chi effettivamente ha un problema serio che gli complica la vita

    Piace a 1 persona

  5. Io posso capire la chirurgia estetica a fini di sistemare o aiutare in casi insomma che hanno un perchè ed un per come specifico e di bisogno, altrimenti la bellezza e potersi prendere cura di sè avviene con costanza e senza bisturi!

    Piace a 1 persona

  6. Amarci per ciò che siamo è da sempre la sfida più dura da affrontare. Dovremmo imparare non solo ad amare maggiormente noi stessi, ma anche a giudicare e criticare meno. Il giudizio degli altri pesa sulle nostre vite, è inevitabile. Ma perché non la smettiamo? staremmo tutti meglio. Sinceramente trovo bellissime certe donne, che sono in carne o per altri motivi non rispondono agli standard di bellezza, molto più di altre rifatte. La vera bellezza è dentro di noi: banale, ma assolutamente vero.

    Piace a 1 persona

  7. Come ogni cosa, il giusto sta nel mezzo. Ci sono situazioni in cui può effettivamente essere d’aiuto e altre dove invece peggiora addirittura le cose, ed è incredibile come queste persone non siano in grado di vedere che sembrano delle caricature. Quello che proprio non capisco è la chirurgia plastica sulle giovanissime solo per rientrare nei canoni richiesti dalla pubblicità, e ancora peggio le mamme che le appoggiano.

    Piace a 1 persona

  8. Personalmente non approvo molto la chirurgia estetica se non in seguito a cause che la richiedono o per curare un aspetto che ti fa star male. Oggi però si usa la chirurgia estetica per compiere delle vere e proprie trasformazioni inutili. – Amalia

    Piace a 1 persona

  9. Non pensavo che in Italia ci fossero così tante persone che ricorrono alla chirurga estetica. In linea generale sono d’accordo con chi decide di ricorrere alla chirurgia per migliorare il proprio aspetto, a patto che sia una scelta ponderata e che davvero andrà a far sentire meglio; sono un po’ meno d’accordo quando si tratta di paura di invecchiare o voler assomigliare a qualcun’altro, perché non la ritengo una motivazione per sottoporsi a un intervento chirurgico. E’ una mia opinione e nulla toglie che ognuno alla fine è libero di prendere le decisioni che ritiene migliori per sé stesso. Però penso che tutti dovremmo imparare ad accettare (e, perché no, apprezzare) i nostri piccoli difetti, le nostre unicità e anche il fatto che il tempo semplicemente passa.

    Piace a 1 persona

  10. Io sono per la chirurgia estetica quando si ha un problema di livello fisico o psicologico. Ad esempio quando non si respira bene, o un tratto di noi non riesce a farci stare bene. Condanno invece chi ogni anno va dal chirurgo per aumentare dei connotati che vanno già bene al naturale, tipo le labbra che finiscono per diventare due canotti.

    Piace a 1 persona

  11. Io personalmente non ricorrerei mai alla chirurgia estetica, penso che il bello delle persone sia anche nei difetti, nelle particolarità, e ancora di più non sento il bisogno di “fermare il tempo” ma penso che accetterò la vecchiaia con tutti i segni. Non sono però sfavorevole a chi la utilizza. La chirurgia estetica è molto importante ad esempio per le persone che hanno avuto incidenti, o brutte cicatrici o peggio. Oppure certe volte fa stare meglio le persone, quindi perchè no?

    Piace a 1 persona

  12. Io non sono ne pro ne contro, penso che sia una scelta personale. Se una donna vuole rifarsi il seno o il naso, chi sono io per impedirglielo? È il suo corpo e sono i suoi soldi quindi ci fa quello che vuole. Senza ipocrisia ti dico che a volte (sopratutto quando vedo un modello di pantalone che proprio non mi sta bene). Penso: una bella liposuzione, mi spianano questi prosciutti e via, poi un po penso alla cifra che chiedono, e ai filmati che ho visto per informarmi (e mi cago un pelo sotto) e cambio subito idea.

    Piace a 1 persona

  13. Da quando ero adolescente sono stata presa in giro perché ho le orecchie un po’ a sventola. Da ragazzina ne ho sofferto poi ho iniziato a non dar peso alle voci e sai cos’ho fatto? Ho iniziato a tagliarmi i capelli corti 😀
    Ora, alla soglia dei quarant’anni le prime rughette d’espressione far capolino,
    Onestamente non mi piace l’idea di cancellare dal mio viso i segni del tempo che passa, posso rallentare un minimo con dei prodotti cosmetici ma continuo a non prendere neanche in considerazione l’idea di ricorrere alla chirurgia.
    Rispetto comunque il pensiero degli altri, ognuno con il proprio corpo è libero di far ciò che vuole

    Piace a 1 persona

  14. In generale sono contraria a questa corsa continua verso giovinezza e “perfezione” fisica. Nel mio caso sicuramente conta tanto il fatto che avrei paura a sottopormi agli interventi. Gli altri facciano ciò che li fa sentire meglio!

    Piace a 1 persona

  15. Articolo interessante, mi ha portata a chiedermi chi definisca il limite, quando si tratta di cambiare sè stessi. Per me il limite arriva molto presto; ho 45 anni e non coloro i miei capelli che stanno cominciando ad ingrigire. Con questo, però, non penso al patologico quando vedo le mie coetanee tinte. Quando vedo, invece, alcuni evidenti interventi estetici non posso esimermi dal giudicarli come esagerati. Ma sono esagerati per me, evidentemente non per loro. E loro devono sentirsi bene così. Quindi non riesco a spingermi oltre

    Piace a 1 persona

  16. Quando penso alla chirurgia estetica mi viene sempre in mente il film del 1996 “Fuga da Los Angeles” di Carpenter. Qui una setta di “mostri sotterranei”legati al “chirurgo impazzito” di Beverly Hills: tossicodipendenti della chirurgia plastica disposti a ogni nefandezza pur di mantenere i proprio cadenti volti artificiali. Questo per dire che il mito dell’eterna giovinezza è un tema che non mi appartiene e non condivido. Bisognerebbe imparare ad accettare lo scorrere del tempo curando il proprio corpo nel miglior modo possibile.

    Piace a 1 persona

  17. La cosa più brutta e sconvolgente sono quei chirurghi plastici che si prestano a creare mostri, perché parliamoci chiaro tante donne da belle che erano si sono trasformate in veri mostri un bravo dottore non dovrebbe prestarsi a questi massacri estetici e dire no!

    Piace a 1 persona

  18. Ammetto che spesso ho pensato a ricorrere alla chirurgia plastica per togliere alcuni inestetismi, soprattutto quando vedo i risultati (quelli riusciti e fatti bene) poi mi ricordo che é disattendete cara e che di base mi cago sotto, per farti capire mi hanno toto un neo da dietro la schiena, non poi capire l’ansia per un micro incisione e due punti in croce. Quindi riuscirei a farmi tagliuzzare la pancia? e pure pagando caro? ma ovvio che no.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.