L’importanza dello sport

L’importanza dello sport

Contribuisce al buon umore, aiuta a prevenire obesità e malattie ed è un modo di approcciarsi alla vita in modo positivo e propositivo. Di cosa parliamo? Ma dello sport.

Piccola premessa: non amo palestre ed esercizi ma se c’è qualcosa a cui non posso rinunciare e di cui non posso fare a meno è la mia bella passeggiata quotidiana a passo veloce. Non importa che faccia caldo o freddo ma ogni giorno ho un appuntamento fisso con i miei diecimila passi (almeno diecimila). Ed è questa la mia piccola dose quotidiana di sport.

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Essere sempre in movimento e praticare attività sportiva a qualsiasi livello, a qualsiasi età ma ovviamente tenendo conto delle proprie caratteristiche e peculiarità, permette di tenere a bada il sovrappeso, l’insorgere delle malattie e l’arrivo del malumore e della noia.

L’attività fisica, soprattutto per bambini e adolescenti – spiega la dottoressa Giulia Cafiero, Medicina dello sport Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – ha importantissimi risvolti, in termini di salute, a livello organico e psicologico. È fondamentale incominciare fin da piccolissimi, permettendo al bambino di sperimentare lo spazio intorno sé. In questo modo sarà portato a muoversi, coordinarsi e a conoscere l’ambiente che lo circonda. Nelle varie fasi di accrescimento miglioreranno i gesti tecnici del bambino e si modificherà la proposta che noi adulti possiamo proporre loro, ma iniziare precocemente resta essenziale. Addirittura molti studi incentivano l’attività fisica delle mamme durante la gravidanza, in modo tale che il nascituro possa trarne beneficio ( tratto da https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/pediatria/attivita-fisica-tutti-i-benefici-per-bambini-e-adolescenti).

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Il 3 novembre 2021 sono state approvate le nuove Linee guida  di indirizzo 2021 del Ministero della Salute aventi l’intento di promuovere, supportare e diffondere l’amore per lo sport e questo per salvaguardare la salute di tutti, dai bambini più piccoli alle persone più anziane.

Cerchiamo pertanto di concentrarci sui vantaggi psicologici connessi all’attività sportiva. Essa contribuisce infatti all’evoluzione e sviluppo cognitivo ma anche a quello affettivo – relazionale e sociale determinando un rafforzamento della socialità e un miglioramento della propria autostima.  Tuttavia…

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L’adolescenza è il periodo in cui si verifica il più alto tasso di drop out sportivo, fenomeno che consiste nell’abbandono dell’attività sportiva. Le cause che inducono a non praticare nessuno sport sono principalmente il carico di compiti, la difficoltà a conciliare non solo sport e scuola, ma anche sport e amicizie e, più in generale, sport e attività extra scolastiche. Tuttavia, va considerato che l’adolescenza è un periodo di grande fragilità per i ragazzi: abbandonare uno sport al quale non sono riusciti ad appassionarsi spesso rappresenta un campanello di allarme che indica un disagio un po’ più importante, magari l’inizio di una depressione giovanile. L’abbandono in età adolescenziale ci deve far riflettere e indagare eventuali cause più profonde (tratto da https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/pediatria/attivita-fisica-tutti-i-benefici-per-bambini-e-adolescenti).

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Non ci resta quindi che scegliere con quale sport iniziare, senza strafare ma avendo ben chiaro il nostro obiettivo principale che quello di stare bene. Non bisogna poi assolutamente dimenticare di rivolgerci a chi ne sa più e che è in grado di consigliarci sullo sport più adatto a noi e alle nostre esigenze. Parliamo ovviamente di istruttori ma anche e soprattutto  del nostro medico che, conoscendoci, saprà indirizzarci verso l’attività più adatta.

E voi quale sport praticate o vorreste praticare?

Maria Domenica Depalo