Analfabetismo funzionale ed il ritorno alle lettere
Lettere, sillabe, parole e frasi: può apparire inconsueto o persino strano ma una buona percentuale di persone, pur essendo perfettamente capace di leggere, non è però in grado di cogliere appieno il significato delle proprie letture.
Non ci riferiamo a qualche grave patologia di tipo neuro-degenerativo tale da inficiare in maniera definitiva qualsiasi possibilità di comprensione. Stiamo parlando di una problematica sicuramente importante, sempre più diffusa ma risolvibile: l’analfabetismo funzionale.
Quando parliamo di analfabetismo di solito intendiamo quello strutturale, cioè l’incapacità di leggere e scrivere. Questo in genere riguarda chi ha un basso livello di istruzione. In Italia tuttavia il tasso di alfabetizzazione è del 99,2%. Ottimo in effetti, apparentemente. E allora a cosa ci riferiamo esattamente?
Secondo il linguista Tullio De Mauro: “soltanto il 20 per cento della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo necessari per orientarsi in una società contemporanea”.
Gli analfabeti funzionali sono coloro che, se pur scolarizzati, non sono in grado di comprendere ciò che leggono e fraintendono ciò che è scritto incorrendo in errori di interpretazione anche gravi. Per questa tipologia di lettore anche leggere il bugiardino di un farmaco o le istruzioni per svolgere un compito può essere un problema. Inoltre l’analfabeta funzionale non è in grado di distinguere una notizia vera da una falsa (fake news) che quindi viene commentata e condivisa acriticamente.
Una classifica risalente al 2018 evidenzia che: “In Italia, gli analfabeti funzionali sono il 28 per cento della popolazione totale. Il maggior numero si concentra al Sud e nelle aree del Nord-ovest, mentre si difendono il Nord-est, il Centro e le Isole. […] Tra le prime dieci nazioni al mondo con il maggior numero di analfabeti funzionali troviamo anche la Francia (22 per cento). Le migliori? Le nazioni del Nord Europa. La più virtuosa è la Finlandia (11 per cento), seguita a ruota da Norvegia (12 per cento, la stessa percentuale dei Paesi Bassi) e Svezia (13 per cento)”. (cit. da https://www.investireoggi.it/economia/la-classifica-dei-paesi-piu-analfabeti-funzionali-triste-primato-dellitalia/ )
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