Rilettura di Io uccido di Giorgio Faletti
Ciao. Chi sei? […]
Non ha importanza. Io sono uno e nessuno. […]
Credo di intuire che non ami la gente.
Tu la ami?
Non sempre. A volte cerco di capirla e quando non ci riesco cerco almeno di non giudicarla.
Anche in questo siamo uguali. L’unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai.
E allora tu cosa fai, di notte, per curare il tuo male?
Io uccido… (cit.)
Partiamo da questa citazione per il nostro momento rewind per riproporre la rilettura di “Io uccido” di Giorgio Faletti.

Thriller psicologico cruento ma dal linguaggio veloce e attento nella scelta dei particolari, questo romanzo si caratterizza per una trama complessa, se pur lineare, e soprattutto per una inusuale e profonda capacità di indagare la psicologia dei personaggi.

Nulla è scontato e nulla è così come appare.
Le pagine scorrono veloci e ogni volta che tutto sembra acquistare un senso logico, qualcosa di sorprendente ci sconvolge.
Buona rilettura!
Link:
https://fuoritempofuoriluogo.com/2021/03/08/parole-su-carta-io-uccido-di-giorgio-faletti/
Maria Domenica Depalo