Oniomania o dipendenza dallo shopping

Dite la verità: anche voi passate ore ed ore in negozio o peggio sulle varie app a disposizione per dedicarvi allo shopping matto e disperatissimo?

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Anche voi difficilmente resistete alle borse e alle scarpe? Per non parlare dei libri che praticamente infiniti abitano a casa di noi bibliofili e che continuano ad aumentare di numero nonostante il proposito di controllare l’impulso ad acquistarne? Non preoccupatevi: è tutto normale.

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Ma cosa accade però quando la passione per lo shopping diventa un vero e proprio disagio psicologico, quando cominciamo ad comprare senza pensare se effettivamente ci serva quello che stiamo per acquistare perdendo letteralmente il controllo su ciò facciamo.
In tal caso parliamo di una dipendenza che  può celare delle mancanze profonde e che può portare ad incidere in modo negativo sulla propria esistenza nonché sulla vita di relazione oltre che sui risparmi.

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Questa dipendenza da shopping viene descritta agli inizi del ‘900 dallo psichiatra tedesco Emil Kraepelin che le attribuisce il nome  “oniomania”, dal greco onios, vendita e mania, fissazione.
Questo significa che ciò che acquistiamo non è solo un oggetto o un oggetto in sé ma qualcosa di più. La maglietta, le scarpe o la cover acquistano infatti un significato nuovo e rassicurante tale da compensare il proprio vuoto interiore o calmare un’ansia che altrimenti continuerebbe a perdurare.

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Sulla base dell’approccio psicodinamico, il comportamento compulsivo ha una funzione difensiva, serve a tenere lontano un conflitto interno, un dolore importante e una paura. Lo shopping, in questi casi, diventa un modo per anestetizzare emozioni scomode (https://www.psicologodibase.com/psicologia-e-territorio/384-come-smettere-di-comprare-compulsivamente.html) .

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Questo disagio che sembra colpire soprattutto le donne tra i 35 e i 40 anni, sembra mostrare i primi segnali in età adolescenziale.
Le cause alla base di questa mania possono essere molteplici, come ad esempio:
l’ansia patologica;
i disturbi dell’umore;
una bassa autostima;
disturbi del comportamento alimentare;
stati depressivi nonché ossessivo- compulsivi.

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Una volta identificato il problema, l’unica cosa da fare è ricorrere ad uno psicologo o ad uno psichiatra in grado di porre in atto terapie finalizzate a ridurre la coazione all’acquisto.
Esse possono portare ad una maggiore consapevolezza di sé e quindi conseguentemente all’apprendimento di tecniche in grado di combattere l’ansia e di controllare l’impulso di acquistare.
Per saperne di più cliccate sui link ma soprattutto rivolgetevi a professionisti seri e competenti.


Link: https://www.psicologodibase.com/psicologia-e-territorio/384-come-smettere-di-comprare-compulsivamente.html

https://psicoterapiascientifica.it/shopping-compulsivo-oniomania/

https://www.unobravo.com/post/oniomania-lo-shopping-compulsivo

Maria Domenica Depalo

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