Quali parole migliori per celebrare noi donne se non quelle pronunciate da Roberto Benigni:
“State molto attenti a far piangere una donna perché Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere calpestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale, un po’ più in basso del braccio per essere protetta, dal lato del cuore per essere amata”.
Quanta attualità e verità in queste parole, così lontane ma allo stesso tempo così vicine. Mai avremmo immaginato una scenario come quello attuale, in Europa, a pochi passi da noi.
Uomini, donne e bambini ucraini nascosti in bunker sotterranei, in fuga, feriti o uccisi dalle bombe e dalle armi hanno bisogno del nostro aiuto. Doniamo cibo, vestiti e medicine, accogliamo e preghiamo perché le ragioni della pace possano prevalere su quelle di chi, in nome di interessi politici ed economici, è disposto a distruggere ogni cosa.
Abbiamo deciso di celebrare la giornata dedicata all’amore con un componimento scritto da Luigi Pirandello. Nella loro essenzialità, le sue parole mostrano il carattere ineffabile ma al contempo inafferrabile di un sentimento quale l’amore che supera il tempo pur essendovi legato. Il tempo potrebbe anche svanire ma l’amore vero ed essenziale mai.
In occasione di questo giorno, riproponiamo l’articolo pubblicato su freewordsmagazine.
Oggi 10 febbraio ricordiamo i martiri innocenti delle foibe della Venezia Giulia e della Dalmazia, uccisi dai partigiani jugoslavi e dai membri dell’OZNA (una sezione dei servizi segreti slavi) durante la seconda guerra mondiale.
Moltissime persone, colpevoli solo di essere italiane, venivano legate e buttate nelle foibe, profondissime cavità carsiche tipiche della geografia di quel territorio. Molte di loro, per sfuggire alle persecuzioni, fuggirono emigrando in massa dai territori slavi prima appartenenti al Regno d’Italia, occupati quindi dal maresciallo Tito e successivamente annessi alla Jugoslavia.
Portiamo alla memoria questa pagina drammatica della nostra storia attraverso le parole di un testimone diretto perché non accada mai più che un popolo perseguiti un altro macchiandosi di un orrore senza tempo e senza parole sufficienti a descriverne la portata.
“Fummo condotti in sei, legati insieme con un unico filo di ferro, oltre a quello che ci teneva avvinte le mani dietro la schiena, in direzione di Arsia. Indossavamo i soli pantaloni e ai piedi avevamo solo le calze. Un chilometro di cammino e ci fermammo ai piedi di una collinetta dove, mediante un filo di ferro, ci fu appeso alle mani legate un masso di almeno 20 k. Fummo sospinti verso l’orlo di una foiba, la cui gola si apriva paurosamente nera. Uno di noi, mezzo istupidito per le sevizie subite, si gettò urlando nel vuoto, di propria iniziativa. Un partigiano allora, in piedi col mitra puntato su di una roccia laterale, c’impose di seguirne l’esempio. Poiché non mi muovevo, mi sparò contro. Ma a questo punto accadde il prodigio: il proiettile anziché ferirmi spezzò il filo di ferro che teneva legata la pietra, cosicché, quando mi gettai nella foiba, il masso era rotolato lontano da me. La cavità aveva una larghezza di circa 10 m. e una profondità di 15 sino la superficie dell’acqua che stagnava sul fondo. Cadendo non toccai fondo e tornato a galla potei nascondermi sotto una roccia. Subito dopo vidi precipitare altri quattro compagni colpiti da raffiche di mitra e percepii le parole “un’altra volta li butteremo di qua, è più comodo”, pronunciate da uno degli assassini. Poco dopo fu gettata nella cavità una bomba che scoppiò sott’acqua schiacciandomi con la pressione dell’aria contro la roccia. Verso sera riuscii ad arrampicarmi per la parete scoscesa e guadagnare la campagna, dove rimasi per quattro giorni e quattro notti consecutive, celato in una buca. Tornato nascostamente al mio paese, per tema di ricadere nelle grinfie dei miei persecutori, fuggii a Pola. E solo allora potei dire di essere veramente salvo”. Roberto Spazzali e Raoul Pupo, Foibe
Parole su carta: recensione di “Il maialino di Natale” di J.K. Rowling
Delicato nella trama e nelle parole, ricco di fantasia e di immagini, “Il maialino di Natale” di J. K. Rowling è un piccolo capolavoro letterario da non perdere assolutamente. Storia di una perdita e di un ritrovamento “diverso” però da quello atteso, il racconto inizia quando, proprio il giorno della vigilia di Natale, il piccolo Jack perde, a causa di un dispetto della bulla Holly, il suo peluche preferito, un maialino di nome Lino. Lino però non è solo un giocattolo vecchio e malconcio con l’inconfondibile e dolce profumo della mamma di Jack e delle avventure che vivono ma è soprattutto un amico prezioso dal quale il bambino non si separa mai. Per lui il nostro protagonista affronterà numerose avventure in terre lontane ed abbandonate, in balia del “Perdente” e dei suoi terribili modulatori ma avrà anche modo di conoscere nuovi amici come Nat (di cui non vi svelo altro) ed altri numerosi giocattoli che prendendo vita lo accompagneranno. Perfetto per i più piccoli ma anche per i grandi, questo romanzo della Rowling non potrà che lasciare un segno in chiunque lo vorrà leggere. Il mio voto? 10+.
A seguire alcune immagini del libro e delle illustrazioni di Jim Field. Maria Domenica Depalo
Febbraio è il mese dedicato all’amore. Tuttavia abbiamo deciso di dedicare l’oroscopo non solo all’operato semiserio di Cupido ma anche ad un’altra forma di amore: quella per i libri. Ad ogni segno è stato infatti associato un libro non necessariamente dedicato alla passione amorosa. Buona lettura e ricordate che la vostra vita dipende solo da voi.
Ariete:
Attenti a non pretendere troppo. Bisogna infatti sapersi accontentare nella vita: solo così potrete scoprire i vantaggi e la bellezza dell’essenzialità. Libro consigliato: “L’Essere e il Nulla” di J. Paul Sartre.
Toro:
Appassionati come sempre, vi scoprirete affascinati da una nuova categoria di persone: i “misteriosi” casi umani. Abbiate pazienza. A voi consiglio “La forma dell’acqua” di Andrea Camilleri.
Gemelli:
Dopo un periodo di apatia e noia vi riscoprirete persone curiose del mondo e della realtà umana. Farete incontri interessanti in libreria. Proprio per questo vi consiglio “Mangia, prega e ama” di E. Gilbert.
Cancro:
Bando alle chiacchiere: Febbraio sarà ricco di sorprese piacevoli ma anche di imprevisti che metteranno a dura prova la vostra pazienza, soprattutto sul lavoro. Vi consiglio “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello.
Leone: Febbraio vi vedrà molto impegnati sul fronte lavorativo. Lotterete infatti per i vostri progetti perché fortemente convinti della loro validità ed utilità per tutti. Il libro che si sposa con il vostro spirito guerriero è “Lo spirito di Talos” di Valero Massimo Manfredi.
Vergine: Vi scoprirete amanti della fantasia e della magia. Proprio per questo affronterete alcuni eventi inaspettati con uno spirito leggero ed ineffabile che solitamente non vi appartiene. Vi consiglio la saga di “Harry Potter” di J. K. Rowling.
Sagittario:Siete troppi concentrati sul lavoro ma questo paradossalmente non vi sta portando alcun beneficio. Siete troppo stressati: riscoprite il piacere di una passeggiata o di una lettura nel parco. Libro consigliato? “La ragazza delle arance” di Jostein Gardner.
Bilancia:“Panta rei” affermava Eraclito. “Tutto scorre” e nulla rimane identico a se stesso nel tempo, soprattutto in questo momento. Il cambiamento inevitabile non potrà che portarvi ad acquisire maggiore consapevolezza e fiducia nelle vostre prerogative e potenzialità. Lettura consigliata: “Panta rei” di Luciano De Crescenzo.
Scorpione:Febbraio vi porterà novità inaspettate ed inattese soprattutto sul lavoro. Tuttavia il fronte che maggiormente vi sorprenderà sarà quello amoroso. Alcune relazioni subiranno infatti cambiamenti significativi. Per questo vi consiglio “È una vita che ti aspetto” di Fabio Volo.
Capricorno:A quanto pare, ci sarà un po’ di tensione sul lavoro. Non temete: sarete in grado di affrontare le improvvise problematiche e impasse con la solita calma che vi contraddistingue. Libro consigliato: “Io uccido” di Giorgio Faletti.
Acquario: Vi riscoprirete sempre più forti e decisi, soprattutto sul fronte delle relazioni umane. Se siete in coppia, saprete imporre con maggior forza le vostre idee, dando spazio a progetti concreti. Se siete single, apprezzerete sempre più le piccole cose. Il libro ideale per voi è “Ad un cerbiatto somiglia il mio amore” di David Grossman.
Pesci:
Non ottenere quello che desideriamo non sempre è un male. D’altronde l’attesa è il modo migliore anche per capire quali sono le nostre priorità, soprattutto nelle relazioni di coppia. Vi consiglio “Come Dio comanda” di Niccolò Ammaniti.
Il ricordo protegge dando voce a chi voce non ha avuto ed è nostro dovere custodirla e trasmetterla integra alle generazioni future.
Oggi celebriamo la Giornata della memoria, dedicata ad uno dei momenti più bui e cupi dell’umanità. Milioni di persone, vittime della follia più crudele e meschina, vengono ricordate in questo giorno attraverso parole, immagini ed eventi.
Lo facciamo anche noi, nel nostro piccolo attraverso le parole di Primo Levi, chimico, partigiano e antifascista ebreo, testimone sopravvissuto ai campi di concentramento di Auschwitz ma non al dolore lacerante delle ferite della sua anima.
Per anni ha combattuto il mostro dell’oblio cercando di tenere sempre vivo il ricordo collettivo della tragedia ed affrontando anche i suoi ricordi, proprio quelli che – sembra – l’hanno portato al suicidio.
SE QUESTO È UN UOMO
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi
tratto da pixabay.com
Nota: abbiamo riproposto in forma integrale un articolo pubblicato su “freewordsmagazine” del quale indichiamo il link. Viene indicato anche l’altro link a cui abbiamo fatto riferimento.
Spesso, volenti o nolenti, siamo circondati da persone negative e tossiche, incapaci di contribuire in modo positivo alla nostra crescita ed evoluzione personali. Esse infatti sono in grado di incupire il nostro animo, privandolo dell’energia necessaria per vivere ed accrescere in ampiezza, profondità e significato.
Stiamo parlando dei “vampiri energetici”. Come avrete intuito, il riferimento alla figura del vampiro non è casuale: come il vampiro dei miti tradizionali si nutre del sangue per garantire a se stesso l’immortalità e la vita, così il vampiro energetico priva di linfa vitale la povera vittima predestinata che si ritrova infatti svuotata di energia e smarrita.
tratto da pixabay.com
I vampiri energetici sono individui estremamente negativi, incapaci di vivere in maniera serena e sana il rapporto con gli altri che riempiono con le loro frustrazioni e cupezze interiori. Coloro che hanno fatto esperienza di frequentazione con queste persone non potranno che confermarlo e sottoscriverlo.
Purtroppo chiunque può essere un vampiro energetico: spesso anche un parente, un amico o il proprio partner. Ma cerchiamo di scoprirne le caratteristiche:
Estremamente autoreferenziali e pieni di sé, i vampiri energetici riversano sugli altri la propria negatività ed il proprio malessere,accusandoli delle loro sfortune;
Ogni cosa è fonte di critica e di lamento;
Nulla sembra essere soddisfacente;
Ogni cosa assume i contorni della negatività e della pesantezza;
Ottimi affabulatori, riescono a conquistare le loro vittime mostrando inizialmente interesse nei loro confronti ma solo per conquistarli e trasformarli nei destinatari del proprio malessere.
tratto da pixabay.com
Appare inevitabile essere influenzati da questi individui. Una volta venuti a contatto con loro, essi determinano il corso della nostra vita incidendo anche sul nostro umore e stato d’animo con gravissime conseguenze sul nostro equilibrio fisico e mentale. Per salvarsi è fondamentale riconoscere il “nemico” e tenersi lontano da lui. Importante a tal proposito appare la necessità di salvaguardare la propria energia e vitalità erigendo un vero e proprio muro difensivo contro tali personalità.
Ricordiamo che meritiamo di meglio e questo implica essere circondati da chi porta positività e bellezza.
Ci lascia un grande uomo e giornalista, una persona sostenuta da principi di uguaglianza e giustizia che hanno guidato il suo agire ed il suo mandato nel parlamento europeo come presidente e come politico. Intelligente e lungimirante, forte di uno spirito umanistico e laico, ha fatto propri valori cristiani e laici, diventando portavoce dell’Europa e soprattutto di chi non ha diritti. David Sassoli, un uomo a servizio degli altri, includente ed aperto verso gli altri. #davidsassoli #omaggio #ricordo #fuoritempofuoriluogo