Letture psicologiche, pedagogiche e filosofiche dominano ormai incontrastate le mie giornate da un bel po’ di tempo. Nonostante ciò però, la mia attenzione, tra un momento di pausa e di studio matto e disperatissimo, non è riuscita a distogliere lo sguardo da un mio “vecchio” articolo. Vecchio solo cronologicamente ma in realtà sempre attualissimo.
Mi riferisco ad una meravigliosa scoperta architettonica fatta non solo di pietra ma anche di parole: le panchine letterarie.

Il materiale che le costituisce diventa così il tramite di lettere, frasi, immagini e sogni che abbracciano idealmente chi vi si siede.
Le parole incise diventano il volàno delle storie e dei desideri espressi ed inespressi degli scrittori che trovano un ulteriore e giusto riconoscimento del loro lavoro e del loro impegno attraverso l’arte.
Vi lascio quindi a questa rilettura che spero essere piacevole.
Ovviamente il mio invito rimane sempre quello di segnalare le panchine letterarie delle vostre città e di leggere magari proprio seduti su quelle panchine: buona lettura.
“I libri si rispettano usandoli, non lasciandoli stare”, affermava Umberto Eco. Tuttavia c’è chi li rispetta anche in un altro modo: attraverso delle sculture alquanto suggestive che nella forma e motivi rimandano a libri noti e ai loro rispettivi autori. Ma di cosa parliamo più precisamente? Parliamo delle panchine letterarie, un’idea straordinaria che, nata in Gran Bretagna, si sta pian piano diffondendo in tutta Europa.
Iniziamo dalla capitale britannica. Se avete l’occasione di recarvi a Londra ed avete voglia di avventurarvi in un tour differente dal solito, allora vi consiglio di recarvi a Bloomsbury Trial, City Trial, Greenwich Trial e Riverside Trial. In queste quattro zone infatti è possibile imbattersi nelle “literary benches”, cioè nelle panchine letterarie.
Si tratta di 50 installazioni riconducibili ad un progetto di scoperta – riscoperta del piacere della lettura mediante opere richiamanti i capolavori della letteratura inglese.
Le panchine, frutto del lavoro di artisti locali, costituiscono un vero e proprio percorso letterario dedicato a personalità come Jane Austen, Lewis Carroll, Geoffrey Chaucer e ovviamente William Shakespeare. Eccone alcune: meravigliose, vero?

Siete rimasti positivamente colpiti da questa iniziativa ma al momento non potete recarvi a Londra? Nessun problema dal momento che anche a Foggia è possibile incontrare ed ammirare questo tipo di panchine.
Proprio l’Università di Foggia grazie alla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e all’Accademia delle Belle Arti, ha inaugurato queste installazioni nel novembre del 2018. Esse si trovano presso i dipartimenti di Giurisprudenza, Economia, Scienze agrarie, Scienze Umanistiche ed il polo Biomedico dello stesso Ateneo.

Frutto del lavoro di alcuni studenti dell’Accademia, le panchine sono dedicate a personalità letterarie come Alessandro Baricco, Oriana Fallaci, Niccolò Ammaniti, Dacia Maraini e Giuseppina Torregrossa.
Link:
Maria Domenica Depalo




