La recensione del mese: “Ti dono il mio cuore”

La recensione del mese: “Ti dono il mio cuore”

Cari amici di fuoritempofuoriluogo,

dopo un mese di gennaio alquanto lungo ed impegnativo, mentre vagavo incuriosita ed ipnotizzata tra gli scaffali della “Feltrinelli” di Bari , mi sono imbattuta in un libro che cercavo da tempo. Quando l’ho visto, non sono riuscita a resistere alla tentazione di sfogliarlo e di disvelarne il racconto che ora propongo a voi.

Semplice nel linguaggio ma allo stesso tempo così pregno di significato, ha catturato sin dalle prime pagine la mia attenzione, grazie anche alle immagini delicate ma ricche di significato realizzate dall’illustratrice belga Sassafras de Bruyn.

Sto parlando di “Ti dono il mio cuore” di Pimm van Hest.

ti dono il mio cuore

“Ti dono il mio cuore” photo realized by ©MariaDomenicaDepalo

“Tutto ciò che ti serve è qui, in questa scatolina“. Il racconto, destinato ai bambini ma in realtà adatto anche agli adulti si nutre di due parole chiave: scatolina e dono.

Il libro parla di un bambino, Yuto. Un giorno egli incontra un uomo saggio e anziano che gli dona una scatolina dal contenuto misterioso la cui presenza accompagnerà la sua crescita personale da ragazzo a uomo.

ti dono il mio cuore

“Ti dono il mio cuore” photo realized by ©MariaDomenicaDepalo

Ma qual è il contenuto di quell’oggetto? Si tratta di un seme a forma di cuore di cui Yuto dovrà avere cura e sul cui mutamento dovrà vegliare costantemente.

ti dono il mio cuore

“Ti dono il mio cuore” photo realized by ©MariaDomenicaDepalo

Osservare il seme crescere con i suoi ritmi porta Yuto a diventare un uomo consapevole e sereno, pronto ad accogliere la bellezza delle cose e ad accettarne anche le perdite.

ti dono il mio cuore

“Ti dono il mio cuore” photo realized by ©MariaDomenicaDepalo

La conclusione riporta il lettore alle origini del racconto e al tema dell’attesa come elemento imprescindibile per comprendere ed accettare ciò che è destinato a noi stessi.

Buona lettura.

Maria Domenica Depalo

 

 

 

 

Recensione: Il Signore è grande e non si può disegnare

Recensione: Il Signore è grande e non si può disegnare

Cari piccoli filosofi e piccole filosofe,

siete pronti per questa nuova lezione? Sì? Allora iniziamo con qualche piccola domanda di rito: vi piace disegnare e mettere su carta ciò che vi colpisce di più? Cosa rappresentate maggiormente? Avete dei soggetti preferiti?

Ma quante domande, direte!!! 😉  Tranquilli, c’è un motivo ed è un libro, come scopriremo tra un po’.

Ricordate: la settimana scorsa ci siamo posti una serie di quesiti sull’origine del tutto e abbiamo scoperto cosa ne pensavano Talete, Anassimandro e Anassimene.

(https://fuoritempofuoriluogo.wordpress.com/2018/06/12/lorigine-del-tutto/ ).

Parlando dell’origine di ogni cosa mi sono ricordata di questo capolavoro scritto dal giornalista ed autore Gualtiero Pierce.  Con la sua troupe televisiva ha osservato e ripreso bambini ebrei, cristiani e musulmani frequentanti delle scuole elementari confessionali di Roma che con le maestre ed i compagni hanno affrontato nel loro piccolo temi grandi e preziosi.

Mi sembra giusto riproporne qualcuno in modo da incuriosirvi un po’. Che ne dite? Prima però la foto del libro:

copertina libroi

Ecco la copertina del libro foto di ©MariaDomenicaDepalo

Ora però provate a rispondere ad alcune delle domande presenti nel libro e a scrivere le vostre risposte nei commenti. Pronti?

1. Com’è nato Dio? Da dove proviene? È sempre esistito?

2. Secondo voi perché non è possibile disegnarlo?

3. Vi piacciono le parole? Secondo voi hanno un peso?

4. A chi chiedete perdono quando combinate qualche marachella?

5. Che significato date alla parola “Grazie”?

Vi ho incuriosito abbastanza? Allora leggete il libro ma soprattutto non smettete mai di porre e porvi delle domande.

Il Signore è grande e non si può disegnare, Gualtiero Pierce, ed einuadi.

Maria Domenica Depalo