A partire da questa settimana siamo in vacanza ma niente paura: ci siamo sempre per qualsiasi vostra curiosità ma anche per qualche scambio di idee.
Come sempre ci trovate su facebook, instagram, tiktok e twitter, pronti a fare una chiacchierata o a commentare un libro o fatto. Abbiamo anche una mail: fuoritempofuoriluogo@libero.it.
Non dimenticate i nostri “vecchi” articoli che vi invitiamo a leggere e rileggere.
A presto, amici. Buone vacanze ma soprattutto buon Natale e buon anno!
Siamo in vacanza! Ci rivediamo a settembre con le nostre rubriche e qualche novità! Nel frattempo rilassatevi e dedicatevi a chi amate e a ciò che più vi piace, come leggere e rileggere gli articoli del blog. Personalmente mi dedicherò alla lettura dei miei amati libri e ai sogni.
Incredibile ma vero. Siamo arrivati a luglio, l’estate ormai è arrivata e tutto sembra procedere secondo i nostri piani. in effetti siamo molto più rilassati. Nulla può più sconvolgerci, a parte questa visione:
Sopravviveremo anche a questo, non temete. Tuttavia, mi domando, è possibile costruire l’identikit dell’italiano medio in vacanza? Che ne dite, ci proviamo?
Sembra che circa il 50% della popolazione italiana preferisca il mare in estate e che il restante si divida tra città d’arte, montagna e campagna (vedi Focus, agosto 2017). Indipendentemente dalla meta del viaggio e del luogo , la parola chiave delle vacanze è sempre la stessa, universale e valida ovunque: riposo.
Lo scopo primario di una vacanza infatti è il relax. Lontano da tutti e da tutto ciò che ci infastidisce e ci stressa, in quei pochi giorni dedicati alle ferie possiamo finalmente ritemprarci dedicandoci a ciò che amiamo di più. Per qualcuno può essere immergersi nella lettura “matta e disperatissima”, per altri può corrispondere allo shopping nei mercatini oppure alle sagre per assaggiare tutto ciò che alla nostra vista e olfatto appare invitante.
C’è anche chi si dedica al dio Morfeo o al “leggerissimo” pranzo in spiaggia.
Ma torniamo alle vacanze ambite e, per alcuni, ancora lontane. In caso di vacanze balneari è importante la scelta della spiaggia: che sia la meno frequentata possibile, per quanto mi riguarda. Quindi pochi intimi, cioè io ed il mare (Hemingway docet). Sembra strano ma è proprio così. In vacanza ricerchiamo la tranquillità e la fuga dal quotidiano asfissiante fatto di moltitudini di impegni lavorativi e familiari che portano a contatti con fin troppe persone.
Chiusi nella nostra baita con vista sulle Alpi oppure stesi sul nostro asciugamano o telo, amiamo assopirci osservando le vette lontane oppure ascoltando le onde del mare o la musica da Spotify.
Tutti affermano di volersi staccare dalla rete. Tuttavia, è lecito domandarsi quale sia l’origine dell’innumerevole quantità di foto che ogni anno ritraggono gambe sul bagnasciuga e imperversano sui social praticamente a qualsiasi ora del giorno.
Il classico vacanziere, quando ha voglia e non è preso dalla mania dei selfie, chiacchera amabilmente con il vicino di ombrellone del più e del meno. Cibo, tempo, feste patronali e, per le signore più in confidenza, i pettegolezzi: tutto diventa argomento principali di conversazioni.
Quando la chiacchiera giunge al termine, arriva il momento di giocare a carte e di mangiare. In effetti quello è il momento clou. A seconda della provenienza geografica, avremo a che fare con piatti più o meno leggeri. Quindi via libera ai tramezzini o alla pasta. Essendo meridionale, opterei per la seconda opzione.
Rilassiamoci. I giorni da dedicare a noi sono davvero pochi. Approfittiamone prima che torni l’inevitabile mese di settembre che ci catapulterà di nuovo alle responsabilità ed ai doveri.
link:
Per saperne di più:
“Spiaggiati” in Focus, scoprire e capire il mondo, n.298 agosto 2017
“La banalità del mare” in il Venerdì di Repubblica, n. 1532, 28 luglio 2017
oggi parleremo di noi e di ciò che ci fa stare bene. Presi dal vortice dei nostri mille impegni quotidiani, spesso infatti ci dimentichiamo di noi stessi. Urge pertanto staccare per rigenerarci e scoprire o riscoprire i nostri desideri.
Ma cos’è un desiderio? Il desiderio è l’espressione di una mancanza che sentiamo di dover colmare. Il filosofo Epicuro di Samo (341-271 A. C.) parlava di desideri naturali e necessari come mangiare, bere e dormire ma anche di desideri non necessari. I primi vanno assolutamente soddisfatti per il nostro benessere e la salute mentre i secondi non sempre possono essere realizzati. Questo provoca dolore e tristezza. (Per saperne di più date un’occhiata qui http://www.filosofico.net/epicuro.html).
Immaginate di dover solo lavorare e di non avere un momento di pace. Non fareste altro che immaginare palme, spiagge e libertà senza poterle raggiungere.
In virtù di questo e dell’influenza di Eraclito abbiamo deciso di andare in vacanza per un po’. La vacanza e le ferie in genere ci possono aiutare a guardare con più serenità in direzione dei nostri bisogni e sogni.
Non preoccupatevi però: torneremo presto con le nostre lezioni ed il blog ma anche con delle novità che – speriamo – possano piacervi.
Nel frattempo godetevi il mare, la montagna, il parco o il balcone di casa, la tv e persino lo smartphone (con moderazione!!!) ma soprattutto non perdete l’occasione di guardarvi intorno, di osservare le persone e ciò che vi circonda e di porvi delle domande, da bravi indagatori.
Che ne pensate? Vi piace come programma o ne avete un altro? Fateci sapere.