If you have played with Legos at least once in your life, you can’t lose the incredible opportunity to visit “I Love Lego”.
Yes, precisely. I’m talking about those plastic bricks with which many enthusiasts of all ages have built castles, houses or boats over time.
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Friends, we have time until the 19th March 2023 to spend our time in Bari, marvellous city in South Italy and to discover its centre and the Murat Space where you can find this exhibition. Thanks to “I love Lego” we will be able to admire “castles inspired by the epic medieval battles and scenes of the Second World War; the contemporary city with its skyscrapers, the historic center, the recreational areas and the railway stations, and the glimpses of the streets of the historic center of typical Bavarian villages; the reproduction of a Christmas landscape full of surprises” (cited from. https://www.finestresullarte.info/mostre/spazio-murat-bari-i-love-lego).
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It will also be possible to get lost among fictional settings and characters such as Harry Potter or Darth Vader as well as among the reproductions of works of art such as the Mona Lisa and some works by the Mexican artist Frida Kahlo.
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All that remains is to catapult ourselves into the Murat Space from Tuesday to Sunday from 10 to 20 and get lost in the imagination and passion among colored bricks and dreams to be built.
Chi di noi non ha giocato almeno una volta nella vita con i Lego? Sì, proprio quei mattoncini di plastica con cui moltissimi appassionati di tutte le età hanno costruito nel tempo castelli, case o barche. Ovviamente amici sono tutte cose che io non ho mai realizzato (lo ribadisco onde evitare dimostrazioni pratiche 😅 ).
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Perché ve ne parlo? Ma perché fino al 19 marzo 2023 abbiamo l’occasione straordinaria di visitare una magnifica mostra dedicata proprio a loro. Si tratta di “I love Lego” ed è ospitata dallo Spazio Murat, in pieno centro a Bari.
Potremo ammirare “castelli ispirati alle epiche battaglie medievali e scene della seconda guerra mondiale; la città contemporanea con i suoi grattacieli, il centro storico, le aree ricreative e le stazioni ferroviarie, e gli scorci delle vie del centro storico di tipici villaggi bavaresi; la riproduzione di un paesaggio natalizio pieno di sorprese” (cit. da. https://www.finestresullarte.info/mostre/spazio-murat-bari-i-love-lego).
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Sarà anche possibile perdersi tra ambientazioni e personaggi di fantasia come Harry Potter o Dart Fener nonché tra le riproduzioni di opere d’arte come la Gioconda ed alcune opere dell’artista messicana Frida Kahlo.
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Non resta allora che catapultarsi nello Spazio Murat dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20 e perdersi con l’immaginazione e la passione tra mattoncini colorati e sogni da costruire.
Finalmente “Real bodies” arriva nel nostro meraviglioso capoluogo. Il rinomato e bellissimo Teatro Margherita di Bari ospiterà infatti dal 21 novembre 2022 al 31 gennaio 2023 proprio quell’incredibile mostra della quale parlammo tempo fa (se non vi ricordate, cliccate sul link alla fine dell’articolo).
Lo scopo di questa mostra concepita da Gunther Von Hagens è indagare e comprendere meglio l’anatomia del corpo umano attraverso l’osservazione dei corpi umani in esposizione e dei loro organi.
Quest’ultimi in particolare vengono rappresentati nella loro “vitalità”, cioè mentre compiono gesti comuni e semplici come ad esempio correre o essere seduti su una panchina.
Il mio personale consiglio, una volta entrati nel Teatro Margherita, è quello di osservare con attenzione tali corpi che non vanno intesi solo come mezzi per spiegare e rappresentare la morte ma anzi come strumenti perfetti per mostrare la bellezza della vita attraverso la raffigurazione della complessità di quella macchina complessa che è il corpo umano.
Per quanto sembri dare spazio solo alla parte finale della vita, in realtà ne esprime appieno il senso profondo di preziosità, unicità e vitalità.
Dopo “Planet or Plastic?” del National Geographic, il Cinema Bif&st e la nuova edizione del World Press Photo, il capoluogo pugliese accoglie ed ospita la mostra dedicata al grande Bansky, Bansky realismo capitalista.
Scenario di questo grande evento è il Teatro Margherita in Piazza IV Novembre. Curata da Stefano Antonelli e Gianluca Marziani e promossa dal Comune di Bari, prodotta e organizzata dalla “MetaMorfosi Eventi” con il supporto della Regione Puglia, essa sarà visitabile dal pubblico dal lunedì al giovedì dalle ore 10:30 alle 20:30 e dal venerdì alla domenica dalle ore 10:30 alle 21:30, fino al 12 giugno 2022.
Si tratta di un’occasione straordinaria per la nostra regione, come sottolineano sia il sindaco di Bari, Antonio Decaro che il presidente della regione Michele Emiliano.
Parlare di street art oggi, e farlo con quello che è unanimemente considerato il più grande street artist della scena mondiale, significa immergersi totalmente nel dibattito attuale, toccando con mano il potere dirompente dell’arte, in particolare quella di strada, nel panorama storico-sociale contemporaneo (cit. di Antonio Decaro da http://www.arte.it/calendario-arte/bari/mostra-banksy-realismo-capitalista-84619 )
Verranno presentati vari lavori e video ma l’attenzione non potrà non essere catapultata da Girl with Balloon, serigrafia su carta risalente al 2004 e 2005, e da “Love is in the Air“, che riproduce un giovane che lancia un mazzo di fiori.
Ricca di significato, ironia, mistero e profondità, la mostra appare come un’occasione unica per la nostra città ed i baresi per conoscere un artista mai banale, ma intenso ed attento alla realtà che lo circonda.
Ma chi è Bansky? In realtà non lo sappiamo con precisione. Forse è nato nel 1974 – nella cittadina inglese di Bristol. Forse ha vissuto in una famiglia operaia oppure no. Forse è membro del ceto borghese.
Probabilmente ha trascorso vissuto la sua adolescenza in un quartiere periferico sempre di Bristol.
Sembra che non abbia mai frequentato l’Accademia delle Belle Arti. I suoi primi murales sono stati realizzati nel centro giovanile di Barton Hill.
I suoi lavori, veri, reali ed intensi raccontano la realtà, spesso con sarcasmo ed ironia, ma sempre con verità. I temi delle sue opere sono molteplici: la guerra, la politica, le ingiustizie, la bellezza ma anche l’amore. Il comun denominatore delle opere oltre alla tecnica di realizzazione è l’esigenza di farsi portavoce degli altri e di chi non può esprimersi.
I murales di Basky, realizzati con la tecnica dello stencil, sono presenti in tutto il mondo. Ne abbiamo qualche testimonianza anche in Italia, a Napoli e a Venezia. Sostenitore di una visione dell’arte come espressione del reale, Bansky ricorre ad una grande varietà di soggetti come topi, scimmie, bambini ma anche membri della Royal Family per rappresentare con un fare tagliente ed incisivo vizi e virtù dell’umano.
Dal valore inestimabile sia per modalità di realizzazione che per bellezza, le sue opere si fanno veicolo di messaggi fondamentali. Lo street artist ha colpito con la sua arte anche Venezia in occasione dell’inaugurazione della 58ª Biennale Internazionale d’Arte con un messaggio a sostegno dei migranti. Su un muro scrostato che si affaccia sul Rio di San Pantalon (Rio Novo) ha rappresentato un Naufrago Bambino che, con i piedi che ancora sfiorano l’acqua, indossa un giubbotto di salvataggio e alza al cielo un razzo segnaletico. (cit. da http://www.arte.it/artista/banksy-573 )
Se amate i mercatini di Natale, allora non dovete assolutamente perdere quelli del centro storico di Bari. Tra il 6 ed il 26 dicembre infatti, dopo ben un anno di attesa, sarà possibile camminare tra gli stand e le piccole casette dal tema prettamente natalizio che conferiranno alla “città vecchia” il calore ed i colori caratteristici di questo periodo.
Camminando lungo la “Muraglia”, in particolare tra “Piazza del Ferrarese” ed il “Fortino di Sant’Antonio”, nonché in “Piazza Mercantile” sarà possibile ammirare i mercatini e pensare ai regali respirando lo spirito natalizio.
Per questo, non perdete l’occasione di visitare una delle città più belle del Sud Italia e di rilassarvi in attesa di un anno nuovo e portatore di novità.
Delicato e deciso, ricco di gusto, unico nelle sue forme e peculiarità, cibo ideale in cui affogare i propri dispiaceri o frustrazioni, peccato della gola per eccellenza, il cioccolato rappresenta l’essenza stessa di un piacere irrinunciabile. Da gustare pian piano, inebriante del profumo di cacao, esso non va morso avidamente ma assaporato lentamente e senza fretta in modo da permettere alle nostre papille gustative di poterne cogliere le caratteristiche essenziali.
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Forti di questa verità, celebrata da poteri e autori di tutto il mondo, non possiamo non ricordare uno straordinario e golosissimo momento da vivere a Bari tra il 19 ed il 21 novembre in Piazza Libertà. Parliamo della Festa del Cioccolato.
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Nel corso di queste tre giornate sarà possibile non soltanto passeggiare tra le strade del meraviglioso capoluogo pugliese ma anche ammirare la fantasia e la bravura dei maestri cioccolatieri in grado di regalare forme e fogge sempre diverse a questo cibo così incredibile.
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Sarà possibile non soltanto camminare tra gli stand dedicati al cioccolato e degustarne i vari tipi. I più piccolini in particolare potranno infatti partecipare a dei laboratori e lezioni di pasticceria divertenti ed istruttive.
Non perdete quindi questa incredibile occasione per conoscere Bari e camminare tra le sue vie assaggiando e degustando tale bontà ma senza esagerare: mi raccomando!
After the Van Gogh Alive – The Experience, the suggestive Teatro Margherita di Bari will host a new cultural event: the World Press Photo, defined as the most important exhibition in the world of photojournalism (from www.worldpressphotobari.it) that you will be able to appreciate from 17/05 to 23/06.
The Dutch World Press Photo Foundation, founded in 1955, has organized this exceptional exhibition that expresses the primary need to protect the right to information and truth.
In an era dominated by fake news, telling the truth through authentic images can guarantee the certainty and the authenticity of the transmission of what is real.
The Bari stage is part of a world tour that was born in Amsterdam, home of the foundation. In addition to Bari, the exhibition will involve a hundred of other cities around the world.
The photos concern many categories such as news, immigration, environment, nature and sport. In particular the exhibition will host the section dedicated to the competition digital storytelling (from www.worldpressphotobari.it). This will give the possibility, to those who want to visit the exhibition, to admire the digital works realized with the contribution of video.
You can find the photos published in this article and other particularly significant ones clicking on: https://www.worldpressphoto.org/
La realtà raccontata attraverso l’immagine: World Press Photo
Dopo aver ospitato “Van Gogh alive – The experience”, il suggestivo teatro Margherita di Bari fungerà da luogo deputato ad un altro evento culturale senza precedenti. Parliamo del World Press Photo, definita come la più importante mostra al mondo di fotogiornalismo (cit. da www.worldpressphotobari.it) che sarà possibile apprezzare dal 17/05 al 23/06.
L’olandese World Press Photo Foundation, nata nel 1955, è curatrice di questa eccezionale mostra che si lega all’esigenza primaria di tutelare il diritto all’informazione e alla verità.
In un’epoca dominata dalle fake news, raccontare attraverso immagini autentiche e non falsificate può garantire la certezza della trasmissione del vero e la conoscibilità del reale. È questo lo spirito che caratterizza questo momento del quale non possiamo fare a meno, soprattutto alla luce della ricerca dell’autenticità che sembra sfuggire sempre più.
La tappa barese fa parte di un tour mondiale che nasce ad Amsterdam, sede della fondazione. Oltre a Bari, la mostra coinvolgerà un centinaio di altre città in tutto il mondo a dimostrazione della portata culturale e storica dell’evento.
Le foto sono ascrivibili a numerose categorie come le news, l’ambiente, la natura, le notizie d’attualità e lo sport. In particolare quest’anno la mostra ospiterà al suo interno la sezione dedicata al concorso di “digital storytelling (cit. da www.worldpressphotobari.it). Questo darà la possibilità, a chi vorrà visitare la mostra, di ammirare i lavori digitali realizzati con l’apporto di video.
Profumato, delicato ma anche deciso nel suo sapore, unico nella varietà dei colori e forme, il cioccolato rappresenta l’essenza stessa del piacere da gustare pian piano.
Liscio in superficie, senza imperfezioni o increspature, inebriante del profumo di cacao, esso non va morso avidamente ma sciolto lentamente in bocca in modo da coglierne fragranze, sapori ed aromi. Ogni suo aspetto va colto in tutta la sua totalità.
Il rito del cioccolato va consumato secondo tempi e modalità che sono personali e particolari. Una volta al dì oppure due o tre: non importa. Ciò che conta è sapersi perdere in una dimensione che ci porti lontano dalla nostra realtà, se pur per qualche istante finito che però sembra infinito.
Affidiamo pertanto la nostra passione alle parole della straordinaria poetessa Alda Merini che ne evidenzia il legame con l’amore, l’amicizia e le emozioni più profonde.
“La dolcezza del cuore viene da dolci bevande nere come la notte, bianche come il paradiso. Su queste cioccolate si imbastiscono versi o parlate leggere. E’ questa l’amicizia che nasce a tavolino quando tu mi sorridi come la cioccolata”.
Perfumed, delicate but also strong in its flavour, unique in the variety of colours and shapes, chocolate is the essence of pleasure to be enjoyed slowly.
Smooth on the surface, without imperfections or ripples but with the scent of cocoa, it should not be bitten greedily but slowly dissolved in the mouth in order to catch its fragrances, flavours and aromas. Every aspect of chocolate must be captured in its entirety.
The chocolate ritual must be consummated according to times and methods that are personal and particular. Once a day or two or three: it doesn’t matter. What matters is to know how to lose oneself in a dimension that takes us far from our reality, even if for a few moments, but which seems infinite.
Therefore we entrust our passion to the words of the extraordinary poet Alda Merini who highlights its link with love, friendship and deeper emotions.
“The sweetness of the heart comes from sweet drinks black as night, white like paradise. On these chocolate baste verses or speak light. This is the friendship born at the table when you smile at me like chocolate “.