Bugie ed inganni
“Tutti i Cretesi sono bugiardi”, affermava Epimenide il Cretese. Diceva la verità o mentiva? Difficile dirlo. La frase si presta infatti a molteplici interpretazioni. Se dovessimo dare credito al suo contenuto, dovremmo considerare Epimenide un bugiardo che ci sta raccontando una verità riguardante il suo popolo, cioè la tendenza a mentire.
Non ne usciamo più.

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Il nostro intento,in questo articolo, tuttavia è un altro: cercare di occuparci della menzogna e di capire come smascherare i bugiardi. Come facciamo a comprendere se la persona che abbiamo di fronte a noi e ci sta parlando, sta mentendo oppure no? Di certo non possiamo ricorrere al poligrafo e neppure al naso come se fosse Pinocchio.
A venirci incontro però ci sono alcune strategie, che ci suggerisce la dottoressa Pamela Meyer, autrice di Liespotting, da anni impegnata nello studio del comportamento umano e del disvelamento degli inganni mediante l’osservazione del cambiamento delle espressioni facciali.
Ovviamente ogni persona rappresenta un mondo a parte e non è detto che i segnali che stiamo per esaminare siano una prova certa della presenza di un bugiardo. Cerchiamo tuttavia di evidenziare alcune delle caratteristiche dei possibili “Pinocchio”:
- Nascondere le labbra o morderle, non guardare in faccia il proprio interlocutore oppure, al contrario, fissarlo in modo insistente, toccarsi ripetutamente i capelli sono solo alcune delle manifestazioni esteriori dello stato d’ansia di chi ricorre alla bugia. Persino il sorriso ci può dire molto. Quando si ride e si sorride di gusto e sinceramente, sorride tutto il volto. Quando si camuffa il proprio stato emotivo con un sorriso che invece nasconde la propria infelicità e/o tristezza, solo la bocca sorride mentre la parte superiore del volto sembra rigida ed in tensione.
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