Il peso dei social nella nostra vita

Il peso dei social nella nostra vita

Quanto contano i social ma soprattutto quanto è forte la loro influenza nella nostra vita?

Facebook, WhatsApp e Twitter ne sono solo alcuni esempi. Nati come piattaforme dall’alto potere pervasivo (non ne possiamo fare a meno pur avendo vissuto benissimo senza di loro per moltissimi anni), essi si costituiscono però, a dispetto della loro categoria di appartenenza, come potenziale strumento di isolamento per eccellenza.

Può apparire paradossale questa affermazione dal momento che, essendo delle realtà “sociali” (se pur virtuali), dovrebbero avere una funzione aggregante. Tuttavia spesso accade il contrario. Nel momento dell’interazione virtuale con l’altro, questo “altro” pur esistendo realmente e pur apparendo reale, in realtà non è che meramente illusorio essendo presente solo sullo schermo ma assente nella sua autentica corporeità ed effettività. 

Il potere dei social non si limita però solo alla capacità di unire o di isolare. C’è qualcosa di più intimo e profondo.

Partiamo quindi con alcune domande: quante ore trascorriamo in compagnia dei social, quanto ci influenzano e determinano? Il nostro comportamento ed il nostro rapportarci agli altri e alla nostra persona ne subiscono l’influsso?

Nel 1994, con il suo saggio intitolato Cattiva maestra televisione, il filosofo austriaco Karl Popper si era occupato della capacità e del potere della televisione di poter influenzare l’individuo. 

Popper era convinto che la televisione potesse incidere, se pur inconsciamente ma pur sempre in modo importante, sulle idee, sui pensieri, sulle azioni e sui comportamenti degli spettatori.

Il nostro studioso, che aveva avuto modo di lavorare con lo psicoanalista Alfred Adler, era convinto che il potere pervasivo della televisione fosse così forte da poter incidere profondamente anche sullo sviluppo cognitivo dei bambini e che quindi bisognasse ridurne il potere.  (Per approfondire il pensiero di Popper cliccate qui http://www.pannunziomagazine.it/la-televisione-ci-dice-chi-odiare-popper-ci-aveva-avvertiti-25-anni-fa-di-davide-traglia/ )

È possibile applicare il pensiero di Popper anche ai social? Credo proprio di sì. Basti pensare alla “viralità” di alcuni video e dei messaggi che veicolano, alcune volte positivi ma talvolta anche pregni di violenza e odio.

Sarebbe pertanto necessaria una vera e propria educazione all’uso corretto di tali realtà ormai così imprescindibili nella vita di tutti, indipendentemente dall’età.

E voi, come vi rapportate ai social? Che uso ne fate? Se vi va, condividete il vostro pensiero nello spazio destinato ai commenti. Grazie.

Maria Domenica Depalo 

 

 

 

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35 pensieri su “Il peso dei social nella nostra vita

  1. Io ho un rapporto strano con i social. Li uso solo per il mio blog, non metto foto private, non mi taggo ( e non voglio essere taggata) mai in nessuna parte. Praticante non ci metto su la mia vita privata, al limite posso inviare delle foto tramite whatsapp ai parenti lontani. Non vedo il motivo di dire a tutti dove vado a cena o cosa indosso mentre sto in ferie o cose simili.

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  2. Com tutte le cose i social hanno un effetto positivo e negativo ma hanno avuto un grande impatto sulla nostra vita. Per essere oggi ben accetti bisogna essere social. Oggi tuttto viene messo in piazza attraverso i social e hanno un grande potere di influenza specialmente sui giovani

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  3. Ricordo i saggi di Popper letti al Liceo e posso solo pensare che i social siano l’evoluzione in negativo della televisione. Io ne faccio un uso moderato, solo Instagram e solo profili seri e interessanti

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  4. i social per me sono molto importanti. Sono blogger di moda beauty e viaggi, se non ci fossero i social sarei finita. Notizie, ma anche conoscenze utili. Quando prenoto un albergo se non ci fosse tripadvisor non saprei se l’albergo è valido o no. E trovo molto utili anche i forum. Volevo prenotare una visita da un dottore, ma ho letto i pareri sul forum di chi era andato prima di me e dicevano che il prezzo pagato non valeva la visita sbrigativa e inutile. Su facebook quest’anno ho contattato i locali notturni per sapere se erano aperti o no. Instagram mi è utilissimo per esempio. Su WhatsApp ricevo gli inviti. Poi dipende dalla vita che fai. Quando mangio metto il telefono in carica, e ad una certa ora (molto tarda, dopo l’una di notte) non rispondo più ai messaggi.

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  5. Io ovviamente essendo food blogger ne devo fare uso, ma un uso oggettivamente buono. Purtroppo però molti non si rendono conto di quanto le loro parole, ben nascoste dietro ad uno schermo , siano fuori luogo ed offensive. Serve davvero come dici tu un corso all’uso educato dei social

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  6. In questo preciso momento della mia vita i social rappresentano il mio più importante canale di comunicazione con il mondo esterno e sono incredibilmente loro grata di esistere. A 54 anni non avrei mai pensato di avere una tale opinione in proposito, ma d’altro canto nemmeno di rimanere senza l’amore della mia vita mancato 5 mesi fa…la vita cambia e noi cambiamo con loro. Grazie perla riflessione!
    Giovanna
    comodamentesedute.com

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  7. Non mi dimenticherò mai che quando andavo alle superiori ed il fenomeno di Facebook era l’inizio, tutti i miei compagni ed io decisi di no. Già allora avevo capito (soffrendo bullismo in classe) che farlo avrebbe voluto dire permettere a quei bulli di infastidirmi anche fuori dalle mura scolastiche e poi il futuro (il nostro presente) oggi mi da ragione.
    Tuttavia dall’altra parte senza i social oggi non avrei le mie migliori amiche, persone che vivo sia in Italia che non… dunque tutto sta alle persone ed al loro uso… come qualsiasi arma di comunicazione esistente.

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  8. Personalmente uso molto i social ma li ho sempre visti come una fonte d’intrattenimento e un modo per stare in contatto con altre persone. Non è mai diventato un “vizio” o un eccesso anche se so che molte persone, soprattutto giovanissimi, potrebbero viverla cosi

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  9. Da blogger uso molto i social, però cerco sempre di avere un minimo d’equilibrio e non starci attaccata h24. Da un lato sono estremamente utili, dall’altro ogni tanto bisogna ricordarsi di staccare e che non tutta la vita deve per forza passare attraverso uno schermo.

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  10. Come sempre nel tuo blog parli di argomenti molto interessanti e sotto questo punto di vista Direi che questo è anche Molto spinoso perché ha i suoi pregi ma anche tantissimi difetti Ormai si tende a socializzare di meno e Ognuno vive una vita quasi in un mondo tutto suo senza tener presente la realtà

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  11. La mia opinione sui social è condizionata dal fatto che fanno parte del mio lavoro (mi occupo di marketing) e quindi li conosco e li studio e come strumento professionale.

    Inultile dire che la tua riflessione andrebbe approfondita sotto molti aspetti, da quello psicologico (la ricerca di approvazione sui social spesso nasconde profonda insicurezza), sociale (i social sembra semplificano i rapporti umani, mentre in realtà ci rendono sempre meno capaci di interagire) ma soprattutto pubblicitario. I social sono la vetrina del futuro ed è imprescindibile per un’azienda avere dei profili digitali attivi e curati, che possono diventare ottimi strumenti di vendita soprattutto in questo periodo di pandemia.

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  12. Heee heee, bell’argomento … Sì, i social oggi, come la televisione anni fa. Guarda caso chi è molto social, snobba la tv (poi c’è anche chi snobba entrambi, ma questa è un’altra storia). Mah, a ognuno il ‘suo alterego’: io per esempio guardo ancora la TV (a tubo catodico, ahah), uso molto FB e invece non mi piace per niente il concetto IG.

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  13. Son d’accordo che bisogni studiare un social prima di capire che uso farne. Io uso tantissimo i social, a volte per noia, altri per il blog, spesso per mettermi in contatto con amici e parenti che abitano in Italia. Però durante la quarantena mi sono resa conto che li usavo davvero troppo e ho iniziato a mettere dei timer per le app ed un timer per il telefono dalle 22 alle 08 in cui si attiva la modalità non disturbare e riposo così da non distrarmi e non perdere tempo prima di andare a dormire.

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  14. In quanto Travel Blogger il mio rapporto con i social è simbiotico, ma anche odio amore. Appena sveglia dedico una mezzora circa per informarmi su cosa sia successo negli account che ho nelle diverse piattaforme, e poi scordo il cellulare finché non mi siedo a lavorare. Per regola non ho mai il cellulare in mano quando sono in compagnia e detesto chi lo fa ma, mentre viaggio, lo porto addirittura appeso al collo a mo’ di collana….

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  15. I social ormai li utilizzo principalmente per il blog e il restante per aggiornarmi su tutto quello che c’è da saper per tener sempre aggiornato il blog o comunque per tenermi aggiornata su svariati argomenti di cui sono appassionata. Metto in standby i social soprattutto quando sono in viaggio o sono con il mio ragazzo e non ho la necessità di tener sempre a portata di mano il telefono o devo controllare le notifiche dei svariati social.

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  16. Io ho un rapporto strano con i social, uso Pinterest per il mio blog e per vedere foto di argomenti che mi interessano. instagram è il mio social preferito perché amo guardare foto di paesaggi, luoghi e interior design , e questi condivido anche io. Ecco non amo tutto ciò che è esasperazione di sé stessi, selfie, foto di corpi ecc. a meno che non venga fatto per lavoro. Twitter lo uso per leggere i commenti dei programmi televisivi che seguo, quindi molto poco e facebook è facebook come non averlo, in realtà a parte la pagina legata al mio blog non uso molto nemmeno quello. Insomma li trovo utili e mi piacciono per vedere il resto del mondo ma (come si dice) non ci vivrei.

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  17. Il potere dei social è immenso, basta anche solo vedere quante persone vittime di bullismo, si tolgono la vita, poichè umiliate in ogni modo possibile, quello che è successo anche a me purtroppo, eh si bisogna vedere anche il grande potere che si cela dietro lo schermo nelle mani, di persone che usano, il web come, rete come se fosse uno sfogo per le proprie frustrazioni, mostrando una cattiveria che in realtà non avrebbero mai il coraggio di mostrare in pubblico, perchè troverebbero pane per i loro denti. I social si oggi rappresentano per noi una grande percentuale della nostra vita, nel periodo che stiamo vivendo veniamo ancor di più bombardati da messaggi di ogni tipo, perciò io ho preso la decisione di staccarmi per un po’. Ora sto tornando pian piano, riorganizzando il tutto e soprattutto per liberarci di questi dannati social basta anche solo, mettersi a leggere e tenere il telefono fuori dalla nostra portata.

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