Parole su carta: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Tenero e delicato, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare si propone come un racconto intenso e senza tempo.

Scritto dallo scrittore cileno Luis Sepulveda, morto nel 2020 a causa delle complicanze legate al coronavirus, le sue parole raccontano del gatto Zorba che decide di mantenere una promessa e di occuparsi di una piccola gabbianella dandole nutrimento e protezione ma soprattutto aiutandola ad esprimersi come tale, ovvero attraverso il volo.

photoby©MariaDomenicaDepalo

L’edizione da me scelta, della collana Gli Istrici della Salani è scritta in un linguaggio veloce ma anche delicato, incisivo e diretto. Le sue pagine, ricche di parole, vedono alternarsi le immagini dell’illustratrice Simona Mulazzani alle frasi ed ai pensieri di tutti i personaggi coinvolti.

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Come non sorridere pensando al gatto “enciclopedico” Diderot, grazie alla cui curiosità e passione per il sapere vengono comprese molte cose della piccola Fortunata; oppure a Segretario intento a “togliere i miagolii di bocca” al Colonnello; al gatto di mare Sopravento; infine alla scimmietta dispettosa Mattia intenta a presiedere l’ingresso di un posto ricco di curiosità, Harry. Bazar del porto.

Tuttavia questa è principalmente la storia di un amore che travalica le differenze per superarle ed unirle evidenziandone affinità e unitarietà, a dispetto di una distanza tra due esseri che apparirebbe essere immediata.

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Zorba è un gatto ed in quanto tale dovrebbe vedere in Fortunata del potenziale cibo, invece prende un impegno, promettendo alla morente Kengah che si sarebbe preso cura del suo uovo.

Affetto, amicizia, rispetto ed impegno sono soltanto alcuni dei temi che emergono da questo libro di cui consiglio fortemente la lettura ai bambini ma anche ai grandi che non potranno che restarne colpiti in modo positivo riflettendo sulla profondità dei suoi significati e messaggi.

Maria Domenica Depalo

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40 pensieri su “Parole su carta: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

  1. Un libro che ho amato da bambina e che conservo gelosamente nella mia libreria insieme ad altri ricordi della mia infanzia. Un testo sempre attuale che merita d’essere riletto anche in età adulta

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  2. Questo libro l’ho studiato al liceo, la mia prof ci faceva leggere dei libri e poi chiedeva il commento. Mi ricordo che mi era piaciuto, sopra tutto per il rapporto di amicizia protettiva. Devo dirti però che di Sepulveda ne preferisco un altro.

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  3. I miei figli lo hanno letto a scuola, io sono amante della lettura, ma questo lo conoscevo solo ‘per sentito dire’ e devo ammettere che lascia riflettere. Un utile regalo da fare: regalare libri ai bambini è regalare emozioni e nuovi mondi.

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  4. “È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo”. Un libro che ho letto da piccola e che porto nel cuore ancora oggi

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  5. Che bello leggere che anche tu la proponi anche agli adulti! Io l’ho letto per la prima volta ventenne. Poi vi sono ricorsa, ad oltre trent’anni, in un momento molto duro. E mi ha consolata. Mi ha riappacificata. Credo molto nel potere curativo delle storie, dei libri

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  6. Molto educativo sì, semplice e pulita la storia, da far leggere ai bambini. Dal mio punto di vista, in questo momento storico può servire davvero ad educare al rispetto delle diversità e degli impegni presi e da mantenere. Lo rileggerò anch’io, grazie.

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  7. Ho letto il libro da piccola ma mi è ricapitato tra le mani durante gli anni e lo rileggo sempre con piacere e tenerezza. È un libro che dovrebbero leggere tutti, grandi e piccoli. Anche il film d’animazione è molto carino ma io preferisco il libro.

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  8. Ho letto per la prima volta la storia della Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare per la prima volta a 20 e più anni. Da allora l’ho letta e rtiletta, fatta amare ai miei figli e spesso fa parte di un nostro codice di famiglia per darci sostegno e forza. Un libro di famiglia, un libro del cuore.

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  9. Conosco l’autore e quando purtroppo è venuto a mancare, mi è dispiaciuto tantissimo era dotato di una sensibilità davvero unica. Il libro non l’ho ancora letto ma ricordo molto bene il film, una storia che fa riflettere e tocca tanti punti insieme, l’inquinamento, la sofferenza causata agli animali dall’uomo, la solitudine, il sentirsi diversi e la perdita, ma anche una storia di amicizia, solidarietà e di riscatto, che può insegnare tanto a grandi e piccini.

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