Festival europeo della poesia ambientale

Festival europeo della poesia ambientale

Il 22 maggio sarà possibile partecipare on line al Festival europeo della poesia ambientale.

Condotto dalle giornaliste Angiola Codacci Pisanelli e Ilaria Dinale, il festival sarà un’occasione unica e straordinaria per vedere coinvolti ben diciotto personalità del mondo della poesia italiana ed europea. 

Le loro parole si faranno portavoce del grido di aiuto del nostro pianeta, sopraffatto dalla nostra indifferenza ai rischi legati all’inquinamento. 

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foto tratta da pixabay.com

La Terra ha bisogno di noi per combattere la sua battaglia che è in realtà anche la nostra.

Rifiuti urbani, gas tossici, il surriscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai e la siccità: sono solo alcuni dei temi da cui saranno ispirati i poeti coinvolti e da cui prenderanno vita le loro parole.

Questi i 18 autori che animeranno la staffetta poetica collegandosi ciascuno dal proprio paese: Pires Cabral (Portogallo), Laure Gauthier (Francia), Viacheslav Kupriyanov (Russia), José Manuel Lucia Megias (Spagna), Eliza Macadan (Romania), Jarek Mikolajewski (Polonia), Marion Poschmann (Germania), Gerda Stevenson (Regno Unito), Haris Viavlanos (Grecia) e poi gli italiani Antonella Anedda, Mario Baudino, Stefano Carrai, Donato Loscalzo, Valerio Magrelli, Giancarlo Pontiggia, Eleonora Rimolo, Francesca Tuscano e Marco Vitale. (tratto da https://www.sapereambiente.it/eventi/festival-europeo-della-poesia-ambientale-il-22-maggio-on-line/)

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“Non abbiamo ereditato questo mondo dai nostri genitori, l’abbiamo preso in prestito dai nostri figli”. (cit.) foto tratta da pixabay.com

Sarà possibile seguire in streaming l’evento, accompagnato dalle musiche del pianista Alessio Sorbelli, collegandosi alle pagine facebook: www.facebook.com/insula.europea e  www.facebook.com/sapere network .

Per saperne di più:

https://www.sapereambiente.it/eventi/festival-europeo-della-poesia-ambientale-il-22-maggio-on-line/

Maria Domenica Depalo

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Giornata mondiale del libro

Giornata mondiale del libro

Oggi è la giornata mondiale del libro. Celebriamo i libri leggendoli e regalandoli. A tal proposito vi ricordo l’iniziativa “il libro sospeso” che vi permette di donare un libro a chi non può acquistarlo. 📚📖📕📚🥰

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Let’s celebrate the “International book day”. Let’s celebrate the books reading and presenting them. Don’t forget the initiative “Il libro sospeso”: a book is always a gift, especially for people who haven’t the possibility to buy it. So, buy and donate a book.
#librichepassione😍📖❗️ #libridaleggere #libro #giornatamondialedellibro #bookstagramitalia #book #booklover #bücher #buch #librosospeso #bookcrossing #bookporn #internationalbookday #donation #fuoritempofuoriluogo

photo ©SteveMcCurry 3

photo ©SteveMcCurry

Maria Domenica Depalo 

 

Forme d’arte da scoprire e riscoprire: l’amezaiku.

Forme d’arte da scoprire e riscoprire: l’amezaiku.

Riuscire a combinare in modo armonioso la passione per la cucina con quella delicatissima per la rappresentazione artistica è alla base di una delle tradizioni giapponesi più note al mondo e singolari: l’amezaiku.

Artisti presenti in tutto il mondo, come l’autodidatta Ichigo Ichie o Miyuki Sugimori, sono in grado di dar vita in pochi istanti a minisculture suggestive e ovviamente commestibili. Le forme riprodotte possono essere varie: il limite è dato solo dalla fantasia. Ecco quindi che prendono vita fiori delicati, draghi paurosi animali o personaggi famosi.

Photo by ©pingchen77 (instagram)

Photo by ©pingchen77 (instagram)

Inizialmente arte di strada originaria della Cina, l’amezaiku si diffuse successivamente in Giappone. Si ricorreva a questa tradizione per fare delle offerte agli dei. Successivamente essa ebbe modo di crescere sempre più raggiungendo un importante successo durante il secondo conflitto mondiale. Tuttavia a causa dell’incremento della produzione industriale a discapito di quella artigianale a partire dagli anni settanta del XX secolo fu possibile assistere purtroppo ad una sua parabola discendente.

Negli ultimi anni però è stato possibile notare una riscoperta di questa forma d’arte complessa ma meravigliosa dall’accuratezza e precisione non indifferenti. Il materiale (ma sarebbe più corretto dire ingrediente) principalmente usato è lo zucchero che viene completamente modificato attraverso le sapienti mani dei maestri, fino ad acquisire vita propria.

Photo by ©amezaiku_yoshihara(instagram)

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“La lavorazione comporta destrezza e fantasia. Bisogna infatti essere in grado di scolpire in meno di cinque minuti. Si tratta di modellare lo zucchero con delle forbicine o altri strumenti velocemente, prima che si raffreddi indurendosi. Prima bisogna portare l’amido glutinoso a bollore fino ad ottenere una massa pastosa e trasparente. Tale massa va poi riscaldata in modo da renderla flessibile e lavorabile. Ora è possibile dare a questa pasta, divenuta bianca per il contatto con l’aria, la forma desiderata. Una volta creata la scultura, la si può decorare con coloranti alimentari”.  (cit. da freewordsmagazine)

Photo by ©amezaiku_yoshihara(instagram)

Photo by ©amezaiku_yoshihara(instagram)

A seguire un video (fonte Youtube) che mostra la bellezza di questa forma d’arte ed i link su cui cliccare per saperne di più.

https://freewordsmagazine.wordpress.com/2017/05/30/larte-delle-scultura-commestibile-dallamezaiku-al-campionato-di-lipsia/

http://www.focusjunior.it/animali/3450293-sculture-commestibili-quando-una-melanzana-diventa-un-pinguino?gimg=7128#img7128

http://www.radioglobo.it/6861/esiste-unarte-giapponese-crea-mini-sculture-commestibili-5-minuti/

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Amezaiku

Maria Domenica Depalo

Addio a Luis Sepulveda

Addio a Luis Sepulveda

“Nessuno riesce a legare un tuono, e nessuno riesce ad appropriarsi dei cieli dell’altro nel momento dell’abbandono”. 

Ricordiamo con le sue stesse parole il grandissimo scrittore cileno Luis Sepulveda, ucciso dal coronavirus dopo alcuni giorni trascorsi in coma. Il mondo perde un grandissimo scrittore e autore. È una notizia che non avremmo mai voluto ricevere.
#luissepulveda #letteraturaperlinfanzia #cile #lagabbianellaeilgattocheleinsegnòavolare #storieperbambini #racconti #fuoritempofuoriluogo #coronavirus

Maria Domenica Depalo

Ricordando Gianni Rodari

Ricordando Gianni Rodari

Sono passati ben quarant’anni da quando ci ha lasciati.  Poeta, giornalista, letterato del genere fantastico, paroliere dei bambini e portavoce della loro immaginazione, vincitore del Premio Hans Christian Andersen nel 1970, Gianni Rodari fu un autore originale e sui generis che seppe trarre ispirazione dai sogni e dalla fantasia dei piccoli lettori. 

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fonte: pixabay.com

Il suo lavoro di pedagogista gli consentì di pubblicare molti libri tra cui “Grammatica della fantasia: introduzione all’arte di inventare storie” destinato a insegnanti ed educatori. Tuttavia i suoi lavori più noti sono i racconti e libri destinati ai bambini, tra i quali ricordiamo “Filastrocche in cielo e in terra”, “Favole al telefono” ed “Il gioco dei quattro cantoni”.

Concludiamo questo breve omaggio con una sua poesia tenera ma significativa, ma attuale pur essendo stata scritta più di quarant’anni fa. Buona lettura.

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fonte: pixabay.com

È mio, quando lo guardo

È del vecchio, del bambino, del re, dell’ortolano, del poeta, dello spazzino.

Non c’è povero tanto povero che non ne sia il padrone. Il coniglio spaurito ne ha quanto il leone.

Il cielo è di tutti gli occhi, ed ogni occhio, se vuole, si prende la luna intera, le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa e non manca mai niente: chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque, in prosa od in versetti, perché il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti.

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fonte: pixabay.com

Maria Domenica Depalo

Dantedì: omaggio al “Sommo Poeta”

Dantedì: omaggio al “Sommo Poeta”

“Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona”. (Inferno, canto V)

Abbiamo deciso di omaggiare il più grande poeta italiano, Dante Alighieri, nel giorno a lui dedicato pubblicando i versi che ricordano l’amore tormentato e proibito di Paolo e Francesca. Uniche anime della cerchia dei lussuriosi a poter affrontare insieme la punizione che spettava a loro, la storia di questi amanti tormentati colpì così profondamente il poeta fiorentino che volle ricordarli con parole ricche di passione e dolore.

Gustave Doré "Quel giorno più non vi leggemmo avante"

Gustave Doré “Quel giorno più non vi leggemmo avante”

Padre della lingua italiana, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321, Dante fu uomo di lettere, poesia, politica e filosofia. Il Convivio, il De Monarchia ed il De vulgari eloquentia sono solo alcune delle sue più importanti opere dal carattere politico, letterario e linguistico.

Tuttavia l’opera per cui Dante è maggiormente noto è la Divina Commedia, trasposizione in versi del viaggio immaginario nei tre regni ultraterreni scandito dalla presenza di personaggi letterari, mitici e politici cui il sommo poeta conferisce dignità e preziosità ricorrendo a parole immortali.

Ricca di storia e bellezza, incredibilmente attuale l’opera di Dante è studiata ed amata in tutto il mondo. Ed è propria ad essa che ora possiamo rivolgere il nostro sguardo per ritrovare quella bellezza che ci appare così lontana in questo periodo.

Terminiamo pertanto questo piccolo omaggio con i versi finali del Paradiso, ricordandoci sempre di volgere lo sguardo verso le altre stelle e verso il futuro.

“A l’alta fantasia qui mancò possa; 
ma già volgeva il mio disio e ‘l velle, 
sì come rota ch’igualmente è mossa, 
l’amor che move il sole e l’altre stelle”. (Paradiso, canto XXXIII)

Dante e Beatrice sulle rive del Lete (1889), opera del pittore venezuelano Cristóbal Rojas

Dante e Beatrice sulle rive del Lete (1889), opera del pittore venezuelano Cristóbal Rojas

Per saperne di più, cliccate sui link riportati:

https://www.dantesca.org/

https://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_Dantesca_Italiana

http://dantesca.ntc.it/dnt-fo-catalog/pages/material-search.jsf

https://www.danteonline.it/italiano/risorse_frames/links.htm

http://www.treccani.it/enciclopedia/societa-dantesche_%28Enciclopedia-Dantesca%29/

https://www.museocasadidante.it/dante/

https://www.facebook.com/dantescafirenze/

Maria Domenica Depalo

#Io resto a casa: consigli per non impazzire tra le mura domestiche

#Io resto a casa: consigli per non impazzire tra le mura domestiche

La nostra vita è cambiata: inutile prenderci in giro o raccontarci bugie. Il coronavirus ha deciso di irrompere nella nostra quotidianità per modificarla fino a costringerci a darle nuove sembianze. Ricordiamoci però che non possiamo permettere che il nostro destino resti nelle grinfie di questo micro-organismo. Lo possiamo combattere, anzi dobbiamo farlo e questo è possibile grazie a delle semplici regole da seguire tra le quali figura quella di restare a casa se pur temporaneamente.

Signora, Finestra, Donna, Ritratto, Vecchio

Partendo dal presupposto che anche le situazioni negative vanno viste come delle occasioni preziose per migliorarsi e migliorare la propria vita, possiamo sfruttare il tempo a disposizione per dedicarci alle nostre passioni oppure per scoprirne altre. Ma come esattamente?

Certamente non mangiando in continuazione o poltrendo per ore sul divano davanti alla TV e neppure litigando per avere il computer.

Ecco quindi una serie di consigli che – lo spero vivamente – potranno tornarvi utili. Pronti?

continua alla pagina seguente  –>

Andrà tutto bene

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In questo momento di particolare difficoltà la mia città si è riempita di colori e arcobaleni. Ce la faremo uniti e rispettando le regole ma soprattutto preservando la nostra umanità.
Se avete delle foto o se voi stessi avete disegnato con i vostri bambini degli arcobaleni, fatecelo sapere inviando alla nostra redazione le vostre immagini da qualsiasi città. Potete inviarle inviandoci un messaggio su instagram o andando sulla nostra pagina Facebook “fuoritempofuoriluogo” o sul nostro Blog (vedi bio) oppure direttamente inviando un’email a fuoritempofuoriluogo@libero.it.

Intanto date pure uno sguardo alle foto già presenti sul nostro profilo instagram https://www.instagram.com/p/B9tsDOeIIpV/?hl=it

Grazie a tutti

Ricordate: Restiamo uniti. Insieme ce la faremo. 🌈

Maria Domenica Depalo

Intervallo creativo

La redazione di fuoritempofuoriluogo per qualche giorno sarà impegnata a creare e a rielaborare. Non temete però: idee, pensieri e parole nuove presto torneranno ad abitare questo sito che giorno dopo giorno continua a regalarci enormi soddisfazioni grazie soprattutto a voi lettori che ci seguite fedelmente.

A presto!

P. S. Nel frattempo continuate pure a sbirciare tra i nostri articoli “storici” e a scriverci. Siamo sempre qui per voi.

Grazie a tutti.

Maria Domenica Depalo

fonte: pixabay.com

Fuga dal museo

Fuga dal museo 

Cosa perdereste se improvvisamente, mentre curiosate tra le bancarelle del mercato, vedeste uno scooter sfrecciare velocemente?
Sicuramente questo vi indispettirebbe non poco. Ma se il passeggero dello scooter fosse Atlante? Sì, proprio il Titano che porta sulle spalle il globo terrestre in tutta la sua maestosità. Che fareste?

E se, mentre passeggiate tra le vie di Napoli, scorgeste Afrodite parlare con un cagnolino?

Ovviamente non avete le allucinazioni e non si tratta neppure dell’effetto della tavola d’oro del faraone Ahkmenrah che, nella trilogia “Una notte al Museo”, dà vita alle statue in marmo e agli scheletri dei dinosauri.

Si tratta invece del progetto fotografico “Fuga dal museo” di Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla che, attraverso dei fotomontaggi “sui generis”, hanno deciso di introdurre nella realtà quotidiana partenopea le statue del Mann, il museo archeologico di Napoli.

I due fotografi lavorano su questo: dare un respiro nuovo ad opere “stanche” di essere solo ammirate nella loro fissità e quindi desiderose di vivere la vita di ognuno di noi, se pur solo al modo della pellicola fotografica. 

Lasciatevi sorprendere quindi da queste immagini così straordinarie nel loro realismo ma allo stesso tempo ancora così armoniosamente preziose nonostante la surrealità di alcune situazioni.

Non perdete l’occasione di visitare la mostra “Fuga dal museo”, a Napoli.
Avete tempo fino al 24 febbraio 2020.

Riferimenti:

“Open Museum. Statue in fuga al Mann di Napoli” di Sandra Gesualdi presente in “La Freccia. Per chi ama viaggiare” anno XII numero 1, gennaio 2020

https://www.artribune.com/arti-visive/fotografia/2019/11/le-statue-del-mann-a-spasso-per-la-citta-succede-nei-fotomontaggi-di-assisi-e-cipolla/

Maria Domenica Depalo