Tradimento: fine della coppia o nuovo inizio?

Tradimento: fine della coppia o nuovo inizio?

“Le cose non sono per sempre ma si modificano”, afferma la psicoterapeuta Maria Rita Parsi. Nonostante le migliori intenzioni e premesse, tutto infatti può cambiare. Ciò riguarda ovviamente anche la vita di coppia che può subire sconquassi inaspettati. Uno di questi è il tradimento. Ma quali sono le sue cause?

L’università del Queensland (Australia) avrebbe scovato il gene responsabile del tradimento. A tale gene sarebbero riconducibili “il 63% delle infedeltà maschili e il 40% di quelle femminili”(cit. da Focus, vedi giù). A farvi da contraltare vi sarebbe il gene per la vasopressina che invece garantirebbe la stabilità ed il mantenimento della coppia.

il bacio

“Il bacio” di Carolus Duran

Quindi l’infedeltà sarebbe colpa del nostro DNA, del predominare di un gene su un altro? Ovviamente no. Non solo. L’ambiente in cui viviamo ed interagiamo con il prossimo, il carattere e la propria natura potrebbero contribuire ulteriormente a spiegare questa tendenza a superare il limite.

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Innamoramento e amore: l’azione di Cupido.

Innamoramento e amore: l’azione di Cupido.

L’amore è una milizia: via di qui, o gente fiacca, ché le sue bandiere non impugni la mano di chi è vile! La notte, la tempesta, il lungo andare, il più crudo dolore, ogni fatica, attendono chi vuol questa battaglia!”, afferma Ovidio in L’arte d’amare, libro secondo, vv. 349 – 354.

Ben lungi dal voler riprendere il tono bellico di Ovidio, tuttavia non possiamo non leggere nelle sue parole e nei suoi versi lo sconquasso ed il terremoto emotivo al quale siamo sottoposti quando il dio Cupido colpisce con il suo dardo il nostro cuore.

A dire il vero, il primo organo ad essere colpito dal piccolo arciere dispettoso è il nostro cervello. Numerosi studi hanno evidenziato infatti un incremento del flusso sanguigno nelle aree cerebrali, la produzione della dopamina, cioè il neurotrasmettitore alla base del benessere, l’azione della noradrenalina, cioè l’ormone che fa battere il cuore e l’aumento dell’attività dell’ossitocina, altro neurotrasmettitore che però contribuisce allo sviluppo del senso del legame.

Sembrerebbe tutta una questione di chimica quindi? Forse. L’innamoramento fa bene al nostro cervello ma – per fortuna o per sfortuna – dura solo per alcuni mesi per poi trasformarsi in amore o dissolversi nel nulla.

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