La recensione del mese: “Le tre del mattino” di Gianrico Carofiglio

La recensione del mese: “Le tre del mattino” di Gianrico Carofiglio

Attraverso un linguaggio semplice ma ricco di descrizioni ed un periodare che scorre facilmente, Carofiglio realizza un quadro in grado di cogliere sfumature dell’umanità su cui talvolta tendiamo a sorvolare superficialmente.

foto mia 3

photo by ©MariaDomenicaDepalo

Numerose sono le citazioni (come quella all’inizio della nostra recensione) che ben si inseriscono all’interno della narrazione. Ed è con quella del matematico John von Neumann che vorrei concludere la recensione, esattamente come ha fatto l’autore del romanzo, invitandovi alla lettura di questo libro.

“Se la gente crede che la matematica non sia semplice, è soltanto perché non si rende conto di quanto complicata sia la vita”.

Maria Domenica Depalo

37 pensieri su “La recensione del mese: “Le tre del mattino” di Gianrico Carofiglio

  1. Non ho mai letto niente di questo autore, ma la tua recensione mi ha incuriosito molto. Trovo la trama estremamente interessate. Lo inserisco nella lista di libri da leggre in vacanza, grazie per avermelo fatto scoprire

    "Mi piace"

  2. amo molto leggere e in estate avendo tanto tempo a disposizione leggo tantissimi e questo libro di sembra interessante, Non conoscevo questo scrittor ma credo sia arrivato il momento di conoscerlo

    "Mi piace"

  3. Sento il nome dell’autore per la prima volta ma sembra un libro che sicuramente suscita un turbinio di emozioni. Molto interessante, potrei metterlo nella mia lista!

    "Mi piace"

  4. Una bella storia questa raccontata da Carofiglio, molto scorrevole, con una scrittura che cattura subito. Un padre e un figlio che si incontrano nuovamente, o forse per la prima volta, quando pudori, timidezze e difese vengono meno e si lascia spazio alla propria umanità. Quando il padre si racconta e il figlio scopre di non aver capito la sua intimità, il suo sentimento per la madre, giudicano in maniera forse troppo spiccia (ma come non potrebbe essere altrimenti per un bimbo?) la rottura del matrimonio dei suoi genitori. Per alcuni versi, ho trovato l’ultima parte del libro forse troppo “veloce” e mirata alla conclusione rispetto alle altre, soprattutto l’esito della visita; però le frasi sul saluto, che rimarrà “congelato” nel tempo e nella memoria, mi hanno commossa. Un libro come questo può farci riflettere sull’importanza di riconciliarci, di aver voglia di conoscere veramente nostro padre o nostra madre come persone, di toglierci quel velo di “presunta” conoscenza che abbiamo di loro.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.