Ability and duty to choose: Søren Kierkegaard

Ability and duty to choose: Søren Kierkegaard

Little dear philosophers,

Have you ever had to choose between two or more equally attractive proposals, or have you ever thought what it would have been like if you had made one decision rather than another?

Making choices is part of our life: it gives us the opportunity to mature, evolve and become better. Choosing makes us conscientious and more aware of who we are, of our actions and their consequences for ourselves and others.

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If we didn’t choose what kind of human beings would we be? Certainly we aren’t tree trunks that are dragged by the water of a river: we are people with a reason that makes us different from others, that determines and that helps us to understand what to do.

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To talk about the ability and also the duty to choose was the Danish philosopher Søren Kierkegaard in his work “Aut-Aut” of 1843. In his interesting investigation, he starts from the idea that each of us can choose. However, the many possibilities before us can lead us incredibly to a state of distress precisely because we do not know what might be the right choice for us. But choosing is necessary: you have to decide between the various options the one that is right for you.

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How do you choose? Do you let yourself be guided by reason or by heart?

Maria Domenica Depalo

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La capacità ed il dovere di scegliere: Søren Kierkegaard

La capacità ed il dovere di scegliere: Søren Kierkegaard

Cari piccoli filosofi,

Vi siete mai trovati nella situazione di dover scegliere tra due o più proposte tutte ugualmente accattivanti oppure vi è mai capitato di pensare come sarebbe stato se aveste preso una decisione piuttosto che un’altra?

Dover compiere delle scelte fa parte del percorso di vita di ognuno di noi: ci dà infatti la possibilità di maturare, di evolverci e di diventare migliori. Scegliere ci rende responsabili e maggiormente consapevoli di chi siamo, delle nostre azioni e delle loro conseguenze sulla nostra persona e sugli altri.

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Se noi non scegliessimo cosa ne sarebbe di noi come esseri umani? Non siamo di certo dei tronchi d’albero che vengono trascinati dalla corrente di un fiume: siamo persone senzienti, quindi con una ragione che ci distingue dagli altri, che ci determina e che ci aiuta a comprendere cosa fare.

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Ad occuparsi della capacità ma anche del dovere di scegliere fu il filosofo danese Søren Kierkegaard nella sua opera “Aut-Aut” del 1843. Nella sua interessante indagine, egli parte dall’idea che ognuno di noi può scegliere. Tuttavia le numerose possibilità che abbiamo dinanzi possono portarci incredibilmente ad uno stato di angoscia proprio perché non sappiamo quale potrebbe essere la scelta più giusta per noi. Scegliere però è necessario: bisogna saper decidere tra le varie opzioni quella più giusta per noi.

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Voi come scegliete? Vi fate guidare dalla ragione o dal cuore?

Maria Domenica Depalo

Friendship and Enmity according to Empedocle

Friendship and Enmity according to Empedocle

Welcome back little philosophers to our monthly space. Today we will start with two words that will guide our lesson: are you ready to start?
The terms in question will be Philia and Neikos. The first word corresponds to Friendship while the second to Enmity. Empedocle used them in his scientific and philosophical researches. Lived in the 5th century BC he was a philosopher, a doctor and a poet but above all he was an extremely curious man. Consider him a detective. Actually every philosopher should be considered this way.

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According to Empedocle, Philia and Neikos are the reasons of the union or the disjunction of the four roots of our world, namely air, earth, water and fire. Even birth and death would be closely linked to those two causes.

But let us try to understand better. What happens when you argue? Everyone tries to prevail over the other. So, this is what happens to our two principles: when Philia prevails, the roots of our world come together creating the reality in which we live while when Neikos prevails the roots move away and the creative process ends.

However, just as we fight, we are looking for a balance, an agreement that is good for all parties so friendship and enmity also seek a balance that satisfies both of them. Because if one succumbs the other succumbs too, because they are closely linked to each other.

Albero, Fiori, Prato, Tronco D'Albero, Luce Del Sole
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So, that’s all for now. See you next time, little wise kids.


Maria Domenica Depalo

Amicizia ed Inimicizia secondo Empedocle

Amicizia ed Inimicizia secondo Empedocle

Bentornati piccoli filosofi allo spazio mensile dedicato a voi. Oggi partiremo da due parole che fungeranno da guida proprio per la nostra lezione: siete pronti?

I termini in questione saranno Philia e Neikos. La prima parola corrisponde ad Amicizia mentre la seconda ad Inimicizia. Ad averle usate nelle proprie indagini scientifiche fu Empedocle. Vissuto nel V secolo a. C. egli fu filosofo, medico e poeta ma soprattutto fu un uomo estremamente curioso. Consideratelo un detective. Anzi, in realtà tutti i filosofi andrebbero considerati tali.

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Secondo Empedocle, Philia e Neikos sarebbero i principi alla base dell’unione o della disgiunzione delle quattro radici o archai del nostro mondo, cioè aria, terra, acqua e fuoco. Persino la nascita e la morte sarebbero strettamente legate a quelle due cause.

Ma cerchiamo di comprendere meglio questo aspetto. Cosa succede quando si litiga? Si tende a far prevalere le proprie ragioni prevaricando sull’altro. Ecco, questo è quello che succede ai nostri due principi: quando prevale Philia, le radici del nostro mondo si uniscono creando la realtà nella quale viviamo mentre invece quando prevale Neikos le radici si allontanano ed il processo creativo ha fine.

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Tuttavia, esattamente come quando si litiga, si cerca un punto di equilibrio, un accordo che vada bene per tutte le parti così anche Amicizia ed Inimicizia cercano un equilibrio che le soddisfi entrambe. Perché se soccombe una soccombe l’altra, essendo strettamente legate l’una all’altra.

Alla prossima, piccoli saggi.

Maria Domenica Depalo

L’amore secondo Platone

Bentornati piccoli pensatori al nostro appuntamento mensile con la filosofia. Siete curiosi di scoprire l’argomento di febbraio e di conoscere il pensatore che ci accompagnerà durante le nostre riflessioni? Bene. Allora cominciamo.

In quale mese siamo? Febbraio. E Febbraio è il mese del…Sì, esatto. Questo è il mese dedicato all’amore. Ma cos’è l’amore? Sapreste definirlo?

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Noi cercheremo di formularne una definizione grazie anche all’aiuto di uno dei pensatori più interessanti della filosofia antica che ne ha parlato ampiamente in due delle sue numerose opere giunte fino a noi, cioè il Fedro ed il Simposio.

Cominciamo a conoscere il nome di questo pensatore. Si tratta di Platone. Di origine nobile, nasce ad Atene intorno al 428 a. C. Interessato di politica e di come educare ogni persona perché possa essere un bravo cittadino, fonda una scuola, l’Accademia, nella quale si dedica ai suoi studi politici e filosofici. Scrive tantissimi dialoghi ed il protagonista di quasi tutti i suoi scritti è Socrate, uomo e pensatore straordinario di cui però parleremo in futuro.

Platone si occupa di politica, di conoscenza, della realtà corporea e di quella spirituale ma anche di amore. Nel Simposio egli invita idealmente ognuno di noi a partecipare ad un banchetto proprio in compagnia di Socrate, ma anche di quella del commediografo Aristofane e del poeta tragico Agatone per parlare di questo argomento.

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L’amore viene descritto come figlio di Penìa (povertà) e di Pòros (ricchezza). Secondo Platone infatti l’uomo sarebbe “povero” perché sente di essere privo qualcosa. Quel qualcosa è il bello che però è lontano da noi. E proprio per raggiungerlo siamo disposti a superare i nostri limiti e le nostre imperfezioni, avvicinandoci alla vera bellezza e perfezione che sono le uniche realtà che ci permetteranno di “arricchirci”.

L’amore fa proprio questo: ci permette liberarci delle nostre brutture e ci aiuta a diventare migliori e più belli. Voi cosa ne pensate? L’amore come dovrebbe rendere ognuno di noi? E voi vi sentite arricchiti o impoveriti da esso?

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Maria Domenica Depalo

Parole su carta: “il Dubbio” di L. De Crescenzo

Parole su carta: “il Dubbio” di L. De Crescenzo

Da brava filosofa o aspirante tale, non posso non parlare di uno dei miei libri preferiti scritto da uno dei miei scrittori più amati: Luciano De Crescenzo.

Ironico, colto e sui generis, egli ha saputo presentare in modo semplice il pensiero dei maggiori filosofi rendendolo più chiaro. Oggi però non parlereremo solo della sua capacità divulgativa ma anche della sua tendenza all’invito alla riflessione proprio attraverso questa sua opera.

Scritto nel 1992, “il Dubbio” (ed. Oscar Mondadori) è uno dei libri più noti di Luciano De Crescenzo, ex ingegnere dell’IBM prestato alla filosofia. L’amore per il sapere unito alla sua profonda curiosità per i cambiamenti del reale hanno indotto l’autore a scrivere un libro di poco più di 140 pagine in cui affronta temi che abbracciano le scienze, la fisica e la filosofia. Influenzato dalle vicende personali che lo hanno portato a lasciare la sua amata Napoli e a trasferirsi a Milano, De Crescenzo si occupa di metafisica e di scienza. Egli riflette sull’esistenza di Dio, sul destino, sull’infinità dell’universo e del tempo richiamando la teoria della relatività di Einstein attraverso formule e disegni ma usando un linguaggio semplice, lineare e condito di ironia.

Il titolo dell’opera è legato all’incertezza delle soluzioni ai quesiti esistenziali ma al contempo anche alla possibilità di intavolare numerose discussioni ricche di ulteriori sviluppi.

Particolare attenzione – a mio parere – merita il concetto di entropia, cioè di disordine che viene analizzato sia da un punto di vista strettamente fisico come “misura” dell’espansione dell’universo sia da un punto di vista “umano”. A tal proposito consiglio di riflettere sull’”immobilità dinamica”, cioè sulla tendenza a fare progetti e parlarne a più non posso senza però muovere in concreto un dito per realizzarli.

Tuttavia non voglio assolutamente rivelarvi altro rimandandovi quindi a questa lettura da non perdere.

Link: https://freewordsmagazine.wordpress.com/2018/01/08/la-recensione-del-mese-il-dubbio-di-l-de-crescenzo/

Maria Domenica Depalo

Chi sei: benvenuti al Festivalfilosofia

Chi sei: benvenuti al Festivalfilosofia

Da cosa è determinata la nostra identità? In quale modo ne diventiamo consapevoli? Chi o che cosa stabilisce il nostro essere persona?

A parlarne quest’anno al Festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo dal 13 al 15 settembre saranno importanti personalità del mondo accademico e della cultura in generale.

Unico nella sua individualità, l’essere umano necessita di una conferma razionale e logica del proprio esistere e quindi conseguentemente del proprio essere. Cartesio ad esempio l’aveva rinvenuta nel pensiero.

‘Cogito ergo sum’: penso quindi sono. La ragione e la capacità di formulare pensieri come prova dell’esistere diventano il caposaldo del pensiero cartesiano e punto di partenza di una riflessione che continua ancora oggi. 

Presente come realtà culturale nel territorio modenese da ben 18 anni, quest’anno il Festivalfilosofia sviluppa ulteriormente questo tema prezioso grazie all’apporto di importanti nomi. Umberto Galimberti, Remo Bodei, Massimo Cacciari e Michela Marzano sono solo alcune delle personalità che si alterneranno nel corso delle cinquanta lezioni magistrali che vedranno coinvolti i partecipanti a questo evento.

Si prevedono più di centottantamila persone tra adulti e bambini pronti a partecipare a dibattiti e a perdersi tra film, installazioni, fiabe di Andersen e mostre fotografiche.

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Per saperne di più, cliccate sui link:

http://www.festivalfilosofia.it/2019/

https://www-ansa-it.cdn.ampproject.org/v/www.ansa.it/amp/sito/notizie/cultura/libri/2018/09/16/festival-filosofia-persona-tema-2019_fdc0888d-4ed6-43c8-80ee-f661d8fc9baf.html?amp_js_v=a2&amp_gsa=1&usqp=mq331AQEKAFwAQ%3D%3D#aoh=15678890819235&amp_ct=1567889090342&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&amp_tf=Da%20%251%24s&ampshare=http%3A%2F%2Fwww.ansa.it%2Fsito%2Fnotizie%2Fcultura%2Flibri%2F2018%2F09%2F16%2Ffestival-filosofia-persona-tema-2019_fdc0888d-4ed6-43c8-80ee-f661d8fc9baf.html

https://m.facebook.com/festivalfilosofia/

Buona filosofia!

Maria Domenica Depalo