Dantedì: omaggio al “Sommo Poeta”

Dantedì: omaggio al “Sommo Poeta”

“Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona”. (Inferno, canto V)

Abbiamo deciso di omaggiare il più grande poeta italiano, Dante Alighieri, nel giorno a lui dedicato pubblicando i versi che ricordano l’amore tormentato e proibito di Paolo e Francesca. Uniche anime della cerchia dei lussuriosi a poter affrontare insieme la punizione che spettava a loro, la storia di questi amanti tormentati colpì così profondamente il poeta fiorentino che volle ricordarli con parole ricche di passione e dolore.

Gustave Doré "Quel giorno più non vi leggemmo avante"

Gustave Doré “Quel giorno più non vi leggemmo avante”

Padre della lingua italiana, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321, Dante fu uomo di lettere, poesia, politica e filosofia. Il Convivio, il De Monarchia ed il De vulgari eloquentia sono solo alcune delle sue più importanti opere dal carattere politico, letterario e linguistico.

Tuttavia l’opera per cui Dante è maggiormente noto è la Divina Commedia, trasposizione in versi del viaggio immaginario nei tre regni ultraterreni scandito dalla presenza di personaggi letterari, mitici e politici cui il sommo poeta conferisce dignità e preziosità ricorrendo a parole immortali.

Ricca di storia e bellezza, incredibilmente attuale l’opera di Dante è studiata ed amata in tutto il mondo. Ed è propria ad essa che ora possiamo rivolgere il nostro sguardo per ritrovare quella bellezza che ci appare così lontana in questo periodo.

Terminiamo pertanto questo piccolo omaggio con i versi finali del Paradiso, ricordandoci sempre di volgere lo sguardo verso le altre stelle e verso il futuro.

“A l’alta fantasia qui mancò possa; 
ma già volgeva il mio disio e ‘l velle, 
sì come rota ch’igualmente è mossa, 
l’amor che move il sole e l’altre stelle”. (Paradiso, canto XXXIII)

Dante e Beatrice sulle rive del Lete (1889), opera del pittore venezuelano Cristóbal Rojas

Dante e Beatrice sulle rive del Lete (1889), opera del pittore venezuelano Cristóbal Rojas

Per saperne di più, cliccate sui link riportati:

https://www.dantesca.org/

https://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_Dantesca_Italiana

http://dantesca.ntc.it/dnt-fo-catalog/pages/material-search.jsf

https://www.danteonline.it/italiano/risorse_frames/links.htm

http://www.treccani.it/enciclopedia/societa-dantesche_%28Enciclopedia-Dantesca%29/

https://www.museocasadidante.it/dante/

https://www.facebook.com/dantescafirenze/

Maria Domenica Depalo

36 pensieri su “Dantedì: omaggio al “Sommo Poeta”

  1. Parole immortali, padre della lingua italiana… Sono espressioni che denotano la tua passione per la letteratura e in particolare per questo importante drammaturgo. Ho letto con piacere ed apprezzato la tormentata vicenda dei due amanti Paolo e Francesca 👌

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  2. Dante è stato uno dei tanti incubi degli studenti. Per me lo era, anche se l’Inferno mi ha sempre affascinata tantissimo. Soprattutto l’incipit del Canto III e il Canto V. Ieri è stato bello vedere così tanti contributi di foto, articoli, letture e video su Dante. è stato un po’ come tornare indietro nel tempo, ma con maggiore consapevolezza e quindi ho apprezzato

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  3. Pensa che proprio la mia tesi di laurea era sull’ultimo canto dell’Inferno, la vendetta e il perdono. Anche questo canto mi era piaciuto e in più omaggia anche un’altra coppia di amanti famosi nella storia, Lancillotto e Ginevra. infatti Paolo e Francesca si sono innamorati leggendo dei due amanti, “galeotto fu il libro e chi lo scrisse” Ottima iniziativa.

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  4. Io con Dante ho avuto un rapporto di amore e odio. Al liceo era un incubo doverlo studiare ma dopo l’università confesso di essermi riletta la Divina Commedia di mia iniziativa e me la sono goduta molto di più apprezzandola a pieno. 🙂
    Buona giornata
    Luna

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  5. Questo post mi ha riportato indietro nel tempo e alle sere che passavo al studiare la Divina Commedia. Vorrei avere i libri delle superiori per rileggere qualche passo con le annotazioni scritte a lato, prese durante le lezioni. Sarà una cosa da fare quando potrò rovistare il ripostiglio di mia madre.

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  6. Ancora ricordo le spiegazioni della Divina Commedia della mia prof di italiano del liceo, ogni volta che rileggo qualche passaggio dell’opera mi sembra sempre di risentire la sua voce che fa la parafrasi. Dante è un tesoro nazionale.

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