Recensione: Una lezione d’ignoranza

Recensione: Una lezione d’ignoranza

Il suo libretto è un ringraziamento costante a chi tempo fa ha aiutato uno studente apparentemente perso ad amare i libri e quindi a diventare un professore che a sua volta ha aiutato chi presentava le sue stesse difficoltà di studente.

Photoby©MariaDomenicaDepalo

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“La compagnia dei nostri autori preferiti ci rende [renda nel testo] più frequentabili a noi stessi, più capaci di salvaguardare la nostra libertà di essere, di tenere a bada il nostro desiderio di avere e di consolarci dalla nostra solitudine”.

Due sono in particolare le persone che egli cita e ringrazia perché grazie a loro è possibile scoprire l’amore per i libri e per lo studio: gli inoubliables, professori che non solo insegnano ma vivono la materia trasmettendola agli studenti; i passeur, i curiosi, coloro che “leggono tutto, non si accaparrano niente e trasmettono il meglio al maggior numero di persone”.

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Veloce ed immediato nella lettura, il libretto di Pennac si pone come un omaggio al potere sacro delle parole scritte e che, proprio grazie alla fissità delle parole su carta, acquistano quel velo di immortalità che le rendono preziose ed immuni allo scorrere del tempo e alla corruttibilità insita nelle cose.

E voi, quale rapporto avete con la lettura? 

Maria Domenica Depalo

Nota bene: tutte le citazioni traggono origine dal libro recensito.

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38 pensieri su “Recensione: Una lezione d’ignoranza

  1. “L’uomo vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra ma che nessun’altra potrebbe sostituire”. Continuo a leggere e rileggere questa citazione e non posso che non trovarmi d’accordo con te! La conoscenza deve far parte del nostro background culturale, solo così potremo sempre misurarci in nuove realtà e sfide che la vita ci pone davanti al nostro cammino!

    Raffaella

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  2. Con la lettura ormai da tempo ho un pessimo rapporto.Non riesco a leggere un libro intero ormai da tempo. Pensa che da ragazza ne leggevo uno a settimana! Mi riprometto di riprendere il ritmo, ma poi mi blocco…
    Il libro di cui parli penso che lo consiglierò a mio figlio studente universitario con il sogno di fare l’insegnante 😊.

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  3. Il mio rapporto con la lettura è iniziato non molto tempo fa. A scuola, o da più piccola, non mi piaceva leggere perché vedevo questa attività come imposta da altri per lo studio e per prendere poi il bel voto finale. Erano quindi letture imposte, che spesso non mi interessavano e non mi entusiasmavano affatto. Al liceo invece ho cominciato a leggere qualcosina di più interessante e via via con gli anni ho riscoperto la bellezza di leggere. Negli ultimi mesi, costretta in casa come un po’ tutti, ho letto veramente molto.

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  4. Un libro molto interessante che leggerò e proverò a passare a chi non ama leggere. Per me è quasi impossibile pensare di non leggere…fin da piccola leggevo tutto ciò che mi capitava a tiro e ne sono felice perchè la lettura è una cosa preziosissima a cui è impensabile rinunciare per me.

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  5. Io leggo tantissimo, i libri sono i miei compagni fedeli, non solo adesso. Anche prima qundo uscivo di casa avevo ul libro sempre con me che spuntava dalla borsa durante le lughe file in posta o qundo ero in treno

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  6. Daniel Pennac è un autore che non ho ancora letto (dovrò recuperare, lo so) però è vero, lode a quei professori capaci di stimolarti alla lettura e alla cultura arricchendoti anche sotto il profilo umano.
    Personalmente amo leggere e immergermi nelle storie che ci trovo dentro. Sempre lode alla lettura, ai buoni libri….e ai buoni professori!

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  7. Sono sempre stata, fin da bambina, una persona che alle persone spesso ha preferito un buon libro da leggere nella tranquillità della camera da letto. Apprezzo i libri perché mi fanno scoprire e vivere vite che altrimenti non potrei nemmeno immaginare.

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  8. Io sono una divoratrice di libri. Da quando avevo nove anni la lettura è stata la mia amica, la mia forza per andare avanti in un mondo dove non tutti mi accettavano. Mi rifugiavo nelle pagine dei libri e volavo con la fantasia. Ho desiderato con tutta me stessa che anche mia figlia avesse questa passione ma purtroppo non è così. Non ama leggere ahimè

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  9. Prima di uscire di casa ognuno ha le sue “manie”, la mia è quella di controllare se ho un libro in borsa. Che io debba andare a pagare una bolletta in posta, che debba spostarmi con i mezzi pubblici o andare ad una visita medica non resisto dall’impiegare l’attesa con un bel libro.
    Molte volte capita persino che mi debbano chiamare più volte perché sono talmente impegnata nella lettura da non accorgermi che è arrivato il mio turno 😀 Sono un’inguaribile lettrice e, fortunatamente, son riuscita a trasmettere questa passione anche ai miei figli!

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