Pausa

Pausa

Cari amici di Sofia,

la nostra redazione sarà in ferie per un po’ a causa di improvvisi, sorprendenti e positivi motivi di lavoro.

Ma non temete: torneremo presto! Nel frattempo godetevi i nostri vecchi articoli!

Hi guys,

Because of a new job, Sofia will be on holiday for a while! But don’t worry: we will be back as soon as possible.

In the meanwhile, read our old articles.

Ciaooo

Maria Domenica Depalo

Chi si accontenta gode?

Chi si accontenta gode?

Circondati e letteralmente immersi in una realtà ricca di stimoli sempre nuovi, inebriati dall’idea di avere più di quello che ci serve, spesso e volentieri ci sentiamo però insoddisfatti.

Spesso ripetiamo come un mantra “l’erba del vicino è sempre più verde” dimenticando quasi di guardare con maggiore attenzione in direzione del nostro giardino che ai nostri occhi appare però sempre troppo spoglio. Chissà perché ne ignoriamo le potenzialità e bellezza.

fonte: http://www.pixabay.com

Cosa ci colpisce dell’altro? Cosa ci attrae: il partner, l’auto, il lavoro o forse la sua stessa vita?

fonte: http://www.pixabay.com

Cosa ci impedisce di apprezzare appieno ciò che noi siamo, con le nostre peculiarità e caratteristiche portandoci a concentrarci invece solo su ciò che manca? A quali conseguenze porta questo nostro atteggiamento?

fonte: http://www.pixabay.com

Le risposte possibili sono molteplici. Noi ne osserveremo qualcuna. Potremmo:

1. Restare inerti e continuare ad osservare l’altro passivamente (cosa che può portare allo sviluppo di sentimenti ambivalenti di invidia e/o di ammirazione);
2. Colmare le proprie mancanze o almeno provarci;
3. Accontentarsi di quello che si è e di quello che si possiede.

Voi quale strada siete soliti percorrere? Vi accontentate oppure, “stimolati” da chi vi circonda, cercate di cambiare il vostro modo di vivere e di essere?

E se tutti semplicemente ci amassimo per quel che siamo e accettassimo ciò che abbiamo nella consapevolezza di poter migliorare?

Maria Domenica Depalo

New course of questions: the empathy

New course of questions: the empathy

Dear readers of Sofia,

after a period of observation and careful reflection, our section “Questions” is back. Today we will reflect about empathy, the ability to feel what the other feels.

The word “empathy” derives from the Greek “en + pathos”, in pain. Thanks to it, we have the possibility to enter in the personal world of who surrounds us and to see ourselves in fears, expectations and dreams that aren’t ours.

“Empathy is a way not only to know the others but also to develop a sense of responsibility towards them. Thanks to it, it is possible to understand the difficulties […] and to implement strategies of action for them. […] In this way, the ego, which is in each of us, acquires a bigger and totalizing dimension”. (see link)

But how close are we to the others? Are we able enough to perceive what lives in their hearts and thoughts? Are we empathetic enough and how much do we care about mankind?

If you want, answer the questions. I am sure that in this way it will be possible to have a rich and fruitful reflection about this theme.

Link:

https://freewordsmagazine.wordpress.com/2017/05/20/empatia-lio-come-laltro/

Maria Domenica DePalo

Nuovo corso di domande: l’empatia

Nuovo corso di domande: l’empatia

Cari lettori di Sofia,

dopo un periodo di osservazione e riflessione attenta torna la nostra rubrica “domande”. Ci porremo delle domande alle quali non sempre sarà possibile dare una risposta ma che spesso e volentieri potranno contribuire allo sviluppo di altri quesiti.

Quelle odierne concernono l’empatia, la capacità di cogliere ciò che l’altro sente pur mantenendo il necessario distacco”. (cit. vedi link)

La parola “empatia” deriva dal greco “en + pathos”, nel dolore. Nel dolore condiviso e vissuto come proprio ma anche nella felicità dell’altro percepita come nostra noi vediamo noi stessi, le nostre aspettative ed i nostri sogni.

“L’empatia è un modo non solo per conoscere l’altro ma anche per sviluppare un senso di responsabilità verso il prossimo. Grazie ad essa è possibile cogliere le difficoltà dell’altro ed attuare delle strategie di azione a favore del prossimo. Divenendo altro, l’io, che è che in ognuno di noi, acquisisce una dimensione più ampia e totalizzante”. (cit. vedi link)

Ma quanto siamo vicini agli altri? Quanti di noi colgono ciò che abita nel cuore del prossimo? Quanti invece fingono di non vedere?

Se vi va,  rispondete ai quesiti. Sono sicura che in questo modo sarà possibile intavolare una riflessione ricca e feconda sul rapporto con l’altro da sé.

Link:

https://freewordsmagazine.wordpress.com/2017/05/20/empatia-lio-come-laltro/

Maria Domenica Depalo

 

 

 

Siamo in ferie!!! (ita + eng version)

Siamo in ferie!!! (ita + eng version)

Care piccole filosofe e cari piccoli filosofi,

oggi parleremo di noi e di ciò che ci fa stare bene. Presi dal vortice dei nostri mille impegni quotidiani, spesso infatti ci dimentichiamo di noi stessi. Urge pertanto staccare per rigenerarci e scoprire o riscoprire i nostri desideri.

Ma cos’è un desiderio? Il desiderio è l’espressione di una mancanza che sentiamo di dover colmare. Il filosofo Epicuro di Samo (341-271 A. C.) parlava di desideri naturali e necessari come mangiare, bere e dormire ma anche di desideri non necessari. I primi vanno assolutamente soddisfatti per il nostro benessere e la salute mentre i secondi non sempre possono essere realizzati. Questo provoca dolore e tristezza. (Per saperne di più date un’occhiata qui http://www.filosofico.net/epicuro.html).

Immaginate di dover solo lavorare e di non avere un momento di pace. Non fareste altro che immaginare palme, spiagge e libertà senza poterle raggiungere.

In virtù di questo e dell’influenza di Eraclito abbiamo deciso di andare in vacanza per un po’. La vacanza e le ferie in genere ci possono aiutare a guardare con più serenità in direzione dei nostri bisogni e sogni.

Non preoccupatevi però: torneremo presto con le nostre lezioni ed il blog ma anche con delle novità che – speriamo – possano piacervi.

Nel frattempo godetevi il mare, la montagna, il parco o il balcone di casa, la tv e persino lo smartphone (con moderazione!!!) ma soprattutto non perdete l’occasione di guardarvi intorno, di osservare le persone e ciò che vi circonda e di porvi delle domande, da bravi  indagatori.

Che ne pensate? Vi piace come programma o ne avete un altro? Fateci sapere.

A presto filosofi!!!!

Maria Domenica Depalo

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Immaginazione, fantasia e fumetti

Immaginazione, fantasia e fumetti

Cari amici della filosofia,

prosegue il nostro percorso per comprendere le molteplici manifestazioni della fantasia e dell’immaginazione. Ma quest’ultima in particolare cos’è?

Secondo Aristotele, l’immaginazione è una caratteristica tipica degli esseri “dotati di sensazioni”: i sensi infatti giocano un ruolo importante quando immaginiamo. Tuttavia non dobbiamo sentirci in alcun modo limitati da essi: la nostra mente infatti può “creare” partendo dalla realtà che ci circonda e che percepiamo attraverso i sensi ma può anche “creare” ex novo dando vita a mondi, dimensioni e creazioni inesistenti.

gem lauris

fonte: Photo by Gem & Lauris RK on Unsplash

A tal proposito, non possiamo non pensare al mondo dei fumetti ed in particolare al “Torino Comics” tenutosi presso il Lingotto Fiere di Torino ed appena concluso. Supereroi, personaggi, cosplay e chi più ne ha più ne metta si sono alternati in occasione di questo vero e proprio festival della creatività, fantasia e immaginazione.

Tre giorni tutti dedicati al fumetto ma non solo: workshops dedicati al disegno grafico, momenti di riflessione su temi sensibili quali la discriminazione e la diversità e la loro rappresentazione, laboratori di Manga, fotografie, studi di chiaro e scuro e persino “Ritratto fantasy di razze fantastiche” con Andrea Bertone. Davvero per tutti i gusti e passioni!

La 24° edizione del festival ha visto la partecipazione di ben 56000 persone, protagoniste in prima persona di questa manifestazione. Semplici curiosi ma anche appassionati sono stati parte di una realtà sicuramente molto diversa da quella quotidiana. Basti pensare ai cosplayer che, singoli o in coppia, hanno partecipato all’International Cosplay Leaugue.

Ma perché secondo voi questi eventi hanno tanto successo? Cosa può spingere delle persone dalla vita comune ad indossare abiti singolari ed a comportarsi come i protagonisti di videogiochi, cartoni e fumetti? Qual è in sostanza il motivo per cui ci si rifugia nella fantasia?

jrkorpa

Link:

www.torinocomics.com

http://torino.repubblica.it/cronaca/2018/04/14/foto/cosplayer_e_fumetti_al_lingotto_per_il_torino_comics-193881750/

http://www.treccani.it/enciclopedia/immaginazione_%28Dizionario-di-filosofia%29/

Maria Domenica Depalo

La fantasia

La fantasia

Da oggi riprende la nostra rubrica “Domande”. Ogni settimana rifletteremo insieme su noi e su ciò che ci circonda attraverso un quesito al quale ognuno potrà rispondere in libertà.

Ricominciamo, partendo da una frase celeberrima pronunciata dal filosofo francese Cartesio, uno dei padri della matematica e della filosofia moderna: Cogito ergo sum, penso quindi sono. Tale enunciato lega la nostra esistenza al pensiero nel senso che la nostra capacità di congetturare e di dubitare è la prova stessa del nostro esistere.

Pensiamo e quindi esistiamo. Tuttavia questo pensare non coincide solo con la capacità di formulare pensieri e di strutturare ragionamenti logici e razionali. Il pensiero è legato anche e soprattutto all’immaginazione e alla fantasia.

Da qui il nostro quesito che va inteso come un punto di partenza di un viaggio che ha come destinazione la fantasia. Ma non voglio anticiparvi nulla.

Intanto, se vi va, rispondete pure a questa domanda ed osservate l’immagine:

Quanto conta per voi la fantasia?

La storia infinita

fonte: Di Johnny Freak – fotogramma, Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=4947608

Maria Domenica Depalo

 

 

 

 

Destiny e Israel

Destiny e Israel

Al confine francese, nel tentativo di fuggire alla fame e disperazione ma soprattutto alla malattia, una giovane donna nigeriana in attesa ha chiesto aiuto per se stessa ma soprattutto per il suo bambino. La sua richiesta però non è stata ascoltata e lei non è stata accolta perché clandestina.

Malata di cancro ed incinta, Destiny è stata respinta al confine francese. Non è stata neppure portata all’ospedale dai gendarmi. Le sono stati negati la speranza e la possibilità di un sogno.

Lei e suo marito volevano solo raggiungere la Francia per iniziare una nuova vita con il loro bambino ma ciò non è stato possibile. Le autorità francesi non l’hanno reso possibile e quindi è rimasta in Italia dove, portata in ospedale, è stata operata per riuscire a salvare il piccolo.

Israel è nato ma sua madre che ha lottato fino all’ultimo si è spenta per sempre sognando un futuro che le è stato negato.

Può la rigida applicazione delle leggi e delle regole soppiantare quell’umanità che dovrebbe caratterizzarci e distinguerci come specie ma soprattutto come persone?

Maria Domenica Depalo

 

Destiny and Israel

Destiny and Israel

At the French border, in the attempt to escape hunger and desperation but above all illness, a young pregnant Nigerian woman has asked for help for herself but especially for her child. However, her request was not heard and she wasn’t accepted because she was a clandestine immigrant.

A cancer patient and pregnant, Destiny was rejected on the French border. She was not even brought to the hospital by the gendarmes. The hope and the possibility of a dream were denied.

She and her husband just wanted to get to France to start a new life with their baby but that wasn’t possible. The French authorities didn’t make it possible and therefore she remained in Italy where, taken to the hospital, she was operated to save the baby.

Israel was born but his mother who fought to the end died dreaming of a future that was denied.

Can the strict application of laws and rules supplant that humanity that should characterize and distinguish us as a species but above all as people?

Maria Domenica Depalo

 

Quesito numero cinquantacinque

Quesito numero cinquantacinque 

Care amiche ed amici della filosofia,

ho pensato di rendervi partecipi dei versi di Ada Luz Marquez,  talentuosa poetessa spagnola contemporanea, amante della natura nonché blogger. Ho scelto questi versi profondi e bellissimi perché sono un invito alla pazienza e all’attesa del bello.

Il bello è l’amore e questo è un  fiore che attende solo di sbocciare in noi e fuori di noi. Ha i suoi tempi che variano da persona a persona. Tuttavia non sempre ce ne ricordiamo ed impazienti gli giriamo intorno sperando che sbocci prima ma non serve. Dobbiamo solo attendere ed abbracciare il nostro personale inverno in attesa della primavera.

Cosa pensate delle attese?

“Non insistere
il fiore non sboccia
prima del giusto tempo.
Neanche se lo implori
neanche se provi ad aprire i suoi petali
neanche se lo inondi di sole.
La tua impazienza 
ti spinge a cercare la primavera
quando avresti solo bisogno di
abbracciare il tuo inverno.”
Ada Luz Márquez

Maria Domenica Depalo